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Ivrea
28 Gennaio 2024 - 22:51
Ciro Lubrano Lavadera. Sullo sfondo una fioriera
Penso. Pochi giorni fa i commercianti di Ivrea sono stati invitati a ritirare dalla strada (e riporre in luogo sicuro) le famose fioriere della discordia cioè quelle che la precedente amministrazione aveva fatto illustrare?
Da Ugo Nespolo.
Faceva più o meno parte dei patti intercorsi, seppur in maniera approssimativa, fra assessore alla cultura e negozianti del centro. Il primo lotto ha interessato via Palestro e via Arduino, e non tutti hanno reagito bene, non tutti hanno inteso la cosa come intervento di qualificazione e decoro.
L’idea era una passeggiata in centro storico con un arredo unico e d’impatto su tutta la via. Ora ognuno può pensarla come vuole, ognuno diventa improvvisamente critico d’arte, ognuno dice che non aveva capito “la rogna” della manutenzione e che non ricorda di aver firmato.
Modestamente avevo espresso molto “prima” i miei dubbi, le forte perplessità non sui vasi in sé, non su Nespolo o chi altri ma sulla gestione di quel “regalo” (curarlo, pulirlo, toglierlo e rimetterlo, a ogni carnevale o quando ci verrà chiesto).
Sono sicuramente costati troppo? Non rendono l’idea di quanto valgono?
Ma per me il punto è un altro.
Sono nati monchi di 2 cose: un progetto di tale ambizione andava condiviso e bisognava ragionarci a fondo prima di farli realizzare.
Oggi i nuovi amministratori trovan terreno fertile per demonizzarli, tirando fuori delibere e magagne di bilancio ma tant’è, ci sono e forse, FORSE, il dovere civico sarebbe quello di impedire che vadano distrutti.
Credo che, a prescindere dal nome dell’artista famoso scelto, si potevano realizzare ugualmente belli senza scomodare né Nespolo né suoi epigoni.
A me Nespolo non piace, mi piacciono poco anche i multipli d’artista... ma il punto non è questo; bisognava imporre 2 cose, togliere dalla strada le proprie fioriere, quelle belle e quelle brutte (la maggioranza); coinvolgere nella pulizia ordinaria la SCS che come svuota i cestini poteva occuparsi anche di svuotare i vasi da mozziconi, cartacce, plastica etc.
Si può fare, è in potere di chi amministra???
Ecco spesso si discute del sesso degli angeli, si critica a prescindere ma poi nessuno si sporca le mani con le cose pratiche.
Io all’epoca ho ritirato i precedenti vasi e oggi anche questi dati in affidamento. Il carnevale incombe, ragioni di sicurezza e altro impongono restrizioni e obblighi in tutte le vie interessate. Suggerisco ai miei colleghi commercianti di fare altrettanto: sono stati spesi soldi pubblici (tanti) e impedire che vengano distrutti è un dovere civico. Penso.
Ciro Lubrano Lavadera
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