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Anpi? "Io non mi iscrivo!". Cade nel vuoto l'invito di Mario Beiletti.

Il candidato di Unione Popolare Cadigia Perini è già iscritta

Anpi? "Io non mi iscrivo!". Cade nel vuoto l'invito di Mario Beiletti.

Alza le braccia al cielo il sindaco uscente Stefano Sertoli candidato da una coalizione "centrista" composta da tre liste civiche più Azione/Italia Vita. Considera l'invito ad iscriversi all'Anpi lanciato dal presidente Mario Beiletti una vera e propria provocazione.

"Uno conto è dire che si è anti-fascisti e io l'ho sempre detto anche in maniera più forte di altri - commenta - altro paio di maniche è l'iscrizione a tre giorni dal voto... E qui mi fermo! Devo ribadire che sono anti-fascista. Fatto! Ma se decido di iscrivermi non mi iscrivo oggi. Detto questo ero convinto che l'Anpi fosse un'associazione di partigiani e non un partito. Io la rispetto e continuerò a tenerla nella massima  considerazione...".

Mette le mani avanti Carlo Bravi del "Popolo della famiglia". "Non sono Fascista, ma neppure Comunista - ci dice e vola alto - In generale sono contro ogni totalitarismo, soprattutto contro quelli del 21° secolo in cui siamo immersi e che sono ben travisati sotto altre ideologie malsane. Mi riconosco pienamente nella Costituzione repubblicana e nei suoi valori. In alcuni di tali valori - visti i tempi - mi riconosco in modo particolare, come il valore della famiglia che "la Repubblica riconosce come società naturale fondata sul Matrimonio" (art. 29); o come il valore della pace (nella giustizia e nella verità), che la Repubblica apprezza a tal punto che "ripudia la guerra" (art. 11).

E poi c'è Andrea Cantoni, il giovane di 22 anni candidato dal centrodestra unito. A Beiletti vorrebbe quasi scrivergli una lettera che inizia così: "Egregio Presidente Beiletti, non ho alcun problema a definirmi antifascista, sebbene provi un po’ di imbarazzo. Questo imbarazzo è dovuto al fatto che mai mi sia stato chiesto, dal momento che nessuno, sapendomi profondamente liberale, ne ha mai sentito la necessità.. Per quanto riguarda l’invito a unirmi all’ANPI, letti anche i “dieci comandamenti” (parzialmente contrastanti con i principi esposti in premessa), la ringrazio ma, da cattolico, ho già i miei che, mi permetta di dire, hanno fonte leggermente più autorevole...".

Che poi "dieci comandamenti" li abbiamo ribattezzati noi. Beiletti con molta più umiltà li aveva definiti "suggerimenti".

"Io - ragiona con noi il candidato a sindaco del centrosinistra Matteo Chiantore - non ho proprio nessuna difficoltà a iscrivermi all'Anpi e lo farò. Sono già stato iscritto all’Anpi nel 2019. Avevo scritto uno spettacolo teatrale intitolato Hotel Dora” ambientato il 23 dicembre del 1943 che riprendeva le note vicende del sabotaggio del ponte della ferrovia e in quell’occasione mi venne consegnata una tessera di iscrizione all’Anpi che ho ricevuto con orgoglio…. In ogni caso in questa campagna elettorale ho  cercato di muovermi con il massimo rispetto possibile per gli avversari e, a pochi giorni dal voto, mi sembrerebbe scorretto accettare l'invito a iscrivermi. Su certi valori e temi non si deve strumentalizzare...".

Infine Cadigia Perini, candidata di Unione Popolare. L'invito non lo può raccogliere non foss'altro che è già una iscritta all'Anpi.

"I valori di Giustizia, Libertà, Democrazia, Solidarietà e Pace espressi nella Costituzione nata dalla Resistenza antifascista - ci spiega - sono la nostra guida. Lo abbiamo scritto nel nostro programma. Ci ispiriamo a un modello sociale che ha come valori la centralità della persona, i diritti civili, sociali e nel lavoro, la legalità, la giustizia, la solidarietà, la pace e il rispetto delle diversità, i valori della Resistenza e dell’antifascismo. Fra le nostre candidate abbiamo tre nipoti di partigiani. Siamo iscritti e sosteniamo l’Anpi per conservare la memoria e affermare il valore dell’antifascismo oggi..."

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