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Settimo Vittone
13 Novembre 2022 - 17:42
Piante d’ulivo, olive ed eccellenza, una storia che dal 2002 arriva fino ad oggi: il primo olio extra-vergine d’oliva del Piemonte quest’anno festeggia il suo 20esimo anniversario. E, l’associazione produttrice è nata proprio a Settimo Vittone.
“Quest’anno ASSPO, Associazione Piemontesi Olivicoltori, festeggia i vent’anni della produzione di olio - spiega il settimese Adriano Giovanetto - io sono stato uno dei quattro piemontesi che hanno prodotto il primo olio extra-vergine d’oliva della nostra regione”.
Correva il 2002, e Giovanetto e Vito Groccia, settimese a cui (non a caso) è intitolato il frantoio comunale, si recavano in Liguria per vedere se fosse possibile produrre olio: “ci siamo riusciti, e visto l’ottimo risultato abbiamo detto: qui bisogna assolutamente continuare. Il nostro lavoro, poi, assieme ad altri olivicoltori appassionati del territorio, ha dato vita ad ASSPO”.
In quegli anni, parallelamente, a Settimo Vittone nasceva anche la Molino Lingarda, associazione che attualmente ha in gestione il frantoio comunale: “io e Groccia abbiamo fortemente voluto il frantoio: è il fiore all’occhiello del nostro territorio” commenta Giovanetto.
Adriano Giovanetto (al centro) alla premiazione Maestri del Gusto, con Dario Gallina (pres. Camera di Commercio Torino) e Barbara Nappini (Slow Food Italia)
Assieme al compleanno numero 20, poi, la produzione d’olio settimese quest’anno ha ricevuto anche un importante riconoscimento: l’Azienda Agricola Giovanetto è stata inserita all’interno dei Maestri del Gusto 22-23, prestigioso riconoscimento conferito dalla Camera di Commercio di Torino e da Slow Food.
La suggestiva location sopra la palestra di roccia
“Diciamo che l’azienda nel tempo si è specializzata nella produzione di vini, principalmente il Nebbiolo Canavese. Parallelamente, però, continuiamo anche la produzione di olio - dice il titolare dell’azienda - siamo stati poi contattati dalla Camera di Commercio per diventare Maestri del Gusto. Per noi non è la prima volta, c’è una certa storicità dietro questo premio: abbiamo sempre promosso l’olivicoltura in Piemonte e sul nostro territorio, anche tramite metodi sperimentali. Abbiamo brevettato, per esempio, un tipo di olio particolare, il Don Carlo. Nel 2003 ho deciso di bonificare una vigna, sopra la palestra di roccia di Settimo, che era abbandonata da 40 anni. Lì, poi, è stato piantato un oliveto: la particolarità del suolo rende l’olio buonissimo, la location è suggestiva e il fatto che sia proprio alle porte della Valle d’Aosta intriga ancora di più” spiega Giovanetto, per poi concludere: “il riconoscimento che abbiamo ottenuto riguarda tutti questi anni di lavoro; diventando Maestri del Gusto siamo entrati a far parte di un grande famiglia, che ha l’obiettivo comune di promuovere le eccellenze del nostro territorio”.
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