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Borgofranco d'Ivrea
04 Novembre 2022 - 17:56
Sandro Corrias e la moglie Laura Ferrando (al centro) alla premiazione Maestri del Gusto 22-23, con i presidenti di Camera Commercio di Torino e Slow Food Italia, Dario Gallina e Barbara Nappini
Una dolce cialda di biscotto, rigata in superficie, tipica del Canavese e disponibile in mille gusti: cioccolato, crema, pistacchio, limone e tanto altro. È lui o non è lui? Ma certo che è lui! Mesdames e messieurs, ecco a voi il canestrello di Borgofranco d’Ivrea.
I riconoscimenti portati a casa da queste prelibatezze, ultimamente, non sono stati pochi.
Era metà settembre, e il premio Maestri del Gusto 2022-23, conferito dalla Camera di Commercio di Torino e da Sloow Food, faceva tappa nel Canavese, andando a incoronare ben due locali di Borgofranco: il Balmet del Farinel (per le miasse) e la Bottega del Canestrello di Sandro Corrias.
“I nostri inizi risalgono al 1986, quando Aldo Ferrando, il padre di mia moglie, aprì il negozio - dice Corrias - i Ferrando sono la famiglia storica dei canestrelli a Borgofranco e mio suocero divenne Maestro del Gusto già una 20ina di anni fa. Nel tempo però, purtroppo, la cosa si è persa per strada. Io e mia moglie Laura, negli ultimi anni, abbiamo deciso di riorganizzarci per conquistare questo premio. Al momento facciamo canestrelli dolci e salati: io mi occupo dei canestrelli e Laura delle torte su ordinazione”.
Diventare Maestri del Gusto non è una cosa da tutti i giorni: i controlli da passare sono tanti, tra qualità, pulizia, innovazione e “italianità”. I benefici? Una volta diventati Maestri, i vari esercizi commerciali hanno la possibilità di girare l’Italia e le sue fiere, partecipare a corsi di formazione e anche collaborare con importanti food blogger. “I controlli chimici sono scrupolosissimi, molte volte anche a sorpresa. Come Bottega del Canestrello, ci siamo molto concentrati sulla qualità dei nostri prodotti: usiamo farine particolari, siamo passati dalle uova BIO a quelle a chilometro zero e abbiamo anche cambiato le nocciole, che ora prendiamo direttamente da un fornitore di Alba e non più dalla grande filiera” spiega fiero Corrias.
Ma di preciso, cosa sono i canestrelli?
“Sono dei biscotti in forma di cialda. È rimasto uno dei pochissimi dolci ad essere cotto ai ferri. La nostra particolarità è di cuocerli ancora così, su delle piastre in ferro: il tempo varia, il cacao deve stare un po’ di secondi in più e il limone meno. Dopo la cottura le cialde vengono lasciate raffreddare su dei piani di marmo, la cosa importante è che questo metodo consente di garantire l’autenticità del progetto che risale addirittura al Medioevo”.
La storia della Bottega del Canestrello, però, non si ferma qui: venerdì 28 ottobre, Corrias e la moglie Laura sono andati in onda su Italia 1. “Beppe Gandolfo, giornalista, è venuto in Bottega da noi per registrare una puntata di Studio Aperto Mag. Laura ha raccontato che cos’è il canestrello e io ho fatto vedere la realizzazione” afferma Corrias.
Insomma, gusto, dolcezza, storia ed espressione della tradizione del Canavese. Alla giornata di venerdì 28, comunque, ha presenziato anche il sindaco di Borgofranco Fausto Francisca, che ha prontamente commentato: “non si ferma la promozione culturale ed enogastronomica delle nostre zone. Dici Borgofranco, dici canestrello”.
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