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08 Dicembre 2024 - 22:12
Il prossimo 14 dicembre, Fiano si prepara a vivere un evento speciale, dedicato alla riscoperta delle sue radici culturali e alla celebrazione della solidarietà: la “Giornata della Generosità”. Nel cuore della piazza della chiesa, la comunità si riunirà per condividere non solo un piatto caldo, ma anche il significato più profondo di una tradizione che affonda le sue radici nella storia del paese e delle sue genti. I partecipanti sono invitati a portare con sé un contenitore per ricevere una porzione della leggendaria minestra locale, simbolo di generosità e memoria collettiva.
Questa iniziativa non è solo un appuntamento conviviale, ma un vero e proprio viaggio nel tempo. L'idea di recuperare una tradizione tanto significativa nasce dalla determinazione di un cittadino di Fiano, che, con il supporto del professor Giancarlo Chiarle, studioso delle vicende locali, ha riportato alla luce episodi di solidarietà e mutuo soccorso propri della storia del territorio. Il professor Chiarle ha approfondito le antiche vicende dei Visconti di Baratonia e degli Arcour, famiglie che tra il Medioevo e il Rinascimento hanno segnato il destino di queste terre, influenzandone cultura e tradizioni.
La “Giornata della Generosità” prende ispirazione da una tradizione che risale almeno al XV secolo, quando nella bassa Valle di Lanzo confraternite laiche, come quella del Santo Spirito, si occupavano di soccorrere i poveri attraverso azioni concrete di carità. Una delle più significative era la preparazione della “cisrà”, una minestra a base di verdure e legumi, distribuita ai bisognosi durante la notte di Pentecoste. A Fiano, però, questa tradizione si intreccia con una leggenda locale che narra di una zuppa chiamata “stufurn”. Secondo i racconti tramandati oralmente e alcuni documenti storici, durante il dominio dei Baratonia e degli Arcour, le donne del paese avrebbero continuato a cucinare nei forni comuni questa pietanza, che nel tempo sarebbe diventata un simbolo di condivisione e unità.
La rinascita dello stufurn come protagonista della “Giornata della Generosità” è stata resa possibile grazie all’impegno di diverse realtà locali. L’associazione di mutuo soccorso, gli Alpini, gli sbandieratori Archatoribus, la banda musicale e la Pro Loco hanno unito le forze per dare vita a un evento che non è solo gastronomico, ma anche culturale e simbolico. Rosaria e Giorgio Curti, esperti di cucina tradizionale, si sono impegnati a ricreare la ricetta storica dello stufurn, garantendo che il sapore autentico di questa zuppa venga rispettato e tramandato.
Dietro ogni porzione distribuita il 14 dicembre ci sarà non solo il gusto di una ricetta antica, ma anche il significato di una storia che lega generazioni. La “Giornata della Generosità” diventa così un momento per fermarsi e riflettere su ciò che tiene unite le comunità. In un mondo sempre più frenetico e individualista, eventi come questo rappresentano un'occasione per riscoprire valori profondi come la condivisione, il mutuo soccorso e la memoria storica.
Il profumo della minestra riempirà le vie del borgo, portando con sé il ricordo di un passato in cui la solidarietà era al centro della vita quotidiana. Mentre il paese si raccoglierà attorno alla piazza, l'antica leggenda dello stufurn tornerà a vivere, intrecciando passato e presente in un unico racconto. Fiano celebra così non solo una tradizione culinaria, ma l’essenza stessa di una comunità che si riconosce nei suoi valori e nella sua storia. Una storia fatta di piccoli gesti, come una minestra condivisa, capaci di lasciare un segno indelebile nel tempo.
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