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08 Novembre 2024 - 06:30
La comunità di Volpiano ha rivolto il suo sguardo al “bello che c’è” dando vita, nella giornata di sabato 12 ottobre, a un vivace laboratorio di idee e buone pratiche educative. Il convegno, che per l’appunto portava come titolo: "Il bello che c'è", è stato organizzato dall'Istituto Comprensivo di Volpiano e ha riunito dirigenti e docenti di diverse scuole del territorio per condividere esperienze, progetti innovativi e passioni per la didattica.
L'iniziativa è sorta dal desiderio di valorizzare le eccellenze presenti nelle scuole, di portare alla luce la bellezza di ciò che ogni giorno avviene fra i banchi delle scuole; progetti, idee, temi carichi di emozioni, disegni, esperienze condivise.
La condivisione è stata proprio elemento centrale dell’evento poiché il convegno ha visto la partecipazione di numerosi istituti, tra cui l'IC Settimo I, l'IC Settimo 3, l'IC Castiglione, l'IC Favria e l'IC Caluso. Ognuno di essi ha portato in dote un assaggio del proprio mondo, presentando progetti che vanno oltre la semplice lezione, coinvolgendo gli studenti in attività creative, laboratoriali e di ricerca.
“Questa è la scuola che ci piace – ha affermato la dirigente scolastica Stefania Prazzoli - e ci auguriamo che l’esperienza possa diventare un appuntamento da ripetersi in altre occasioni, come fonte di arricchimento e stimolo reciproco. Voglio ringraziare tutti i docenti e i dirigenti che si sono resi disponibili a raccontare il loro modo di fare e vivere la scuola e in particolare Elena Velludo e Elisa Martore, che insieme a me sono state le anime creative del convegno”.
Grande partecipazione al convegno " Il Bello che c'è"
La Dirigente ha inoltre ringraziato la “voce narrante dell’evento” ovvero il professor Bruno Ciraolo che ha dato un avvio “insolito” al convegno performando sapientemente il canto della Divina Commedia dedicato a Ulisse:
“Abbiamo voluto iniziare con un momento di letteratura - ha commentato la Dirigente - proprio per dare al pubblico l’idea di un approccio non tradizionale, volevamo offrire la sensazione del movimento, della dinamicità e soprattutto della curiosità. Quale miglior rappresentate della curiosità se non l’Ulisse di Dante che animato dalla curiosità e dall’amore per il sapere va oltre tutti i limiti umani e divini?”
Il convegno ha rappresentato un'opportunità per uscire dai soliti schemi e scoprire come altri colleghi affrontano le sfide quotidiane della didattica sempre elogiando la curiosità e la voglia di apprendere nuovi metodi.
Le "buone pratiche" presentate durante l'evento hanno spaziato da progetti innovativi nell'ambito delle materie scientifiche a iniziative di inclusione sociale, passando per laboratori creativi e attività di promozione della lettura. Ogni esperienza è stata un'occasione per riflettere sulle proprie pratiche didattiche e per trovare nuove ispirazioni.
L'assessore Barbara Sapino e la dirigente scolastica Stefania Prazzoli
All’evento era presente l’assessore comunale Barbara Sapino che si è detta estremamente soddisfatta della bellissima iniziativa: “La cosa bella - spiega Sapino - è che nelle nostre scuole nascono quotidianamente progetti meravigliosi. Anche i semplici elaborati degli esami di terza media sono delle piccole opere d'arte. I ragazzi dimostrano una capacità di approfondimento incredibile, utilizzando chiavi di lettura originali e interessanti. Questi progetti, che fanno parte della quotidianità scolastica, rimangono spesso confinate all'interno delle aule. È un peccato, perché rappresentano un tesoro nascosto. Il convegno è stato un'opportunità per portare alla luce queste bellezze quotidiane, per condividerle con altri colleghi e stimolare la creatività di tutti. È stato un modo per dire: 'Guardate cosa facciamo nelle nostre scuole!'. E questo, oltre a essere una fonte di ispirazione, è stato anche molto gratificante per gli insegnanti, che spesso lavorano duramente senza ricevere i riconoscimenti che meritano."
Il convegno "Il bello che c'è" è stato un primo passo importante verso la creazione di una rete di scuole che collaborano tra loro per migliorare la qualità dell'educazione. L'auspicio è che iniziative come questa si moltiplichino, favorendo lo scambio di esperienze e la costruzione di una comunità educante sempre più coesa e dinamica oltre alla possibilità di “portare alla luce” tutta la bellezza delle pratiche educative.
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