AGGIORNAMENTI
Cerca
Cirié
22 Ottobre 2023 - 21:55
Daniela Lazzarino
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di una cittadina ciriacese, Daniela Lazzarino, che da anni si spende per salvaguardare il verde pubblico della Città.
Lazzarino aveva già rilasciato al nostro giornale un’intervista in cui criticava aspramente l’operazione di riqualificazione del giardino di Palazzo D’Oria pensata dall’amministrazione di Loredana Devietti. Il sindaco aveva risposto alle critiche sempre su questo media. Questa è da intendersi quindi come una controreplica.
La lettera della cittadina
Leggo con attenzione la risposta del sindaco Devietti alle numerose critiche sull’abbattimento dei sedici pini di Palazzo D’Oria e mi rendo conto che tale improvvisa decisione dell’Amministrazione seguita da repentino irrimediabile abbattimento, pone una questione più profonda.
Si tratta di un mancato democratico dialogo tra i ciriacesi e chi governa la nostra città. Ben vengano le proteste dei cittadini ancora non rassegnati, segno di una necessità di contatto e maggiore riguardo nei confronti di chi si aspetta di essere messo a parte almeno con una condivisione anticipata e non da parte, soprattutto nelle decisioni che riguardano gli spazi storici, le alberate, i giardini, insomma il verde pubblico.
La sfiducia nei confronti dei nostri amministratori cresce e personalmente ne faccio esperienza quotidiana. A scuola gli alunni e per strada la gente, mi chiedono cosa sarà degli alberi di corso Martiri, dato che il tabellone dell’altro “Progetto riqualifica” riporta solo la cifra stanziata dai fondi europei ed altro, tranne i lavori nello specifico.
L'abbattimento degli alberi a Palazzo D'Oria
E mi domando perchè così poca chiarezza. Ma per tornare alla questione iniziale, mi rammarico ancora di più leggendo che a detta della Devietti quei pini erano giovani, sapendo e condividendo a chi legge che i pini silvestres della specie abbattuta, sono alberi centenari che resistono fino a cinquecento anni.
La risposta della sindaca per chi come me ha vissuto estenuanti ed interminabili battaglie per salvare il verde di Ciriè dalla ruspa, è semplicemente blanda, evasiva ed insufficiente: “erano alberi ammalorati ed instabili”.
A questo proposito, ricordo che ai tempi della “Riqualifica di piazza Rossetti” si presentò l’identica questione e non a caso una iniziale controperizia seguita da una lunga contrattazione con l’Amministrazione ha evitato l’abbattimento di tutti, dico tutti gli alberi della piazza. Allora erano in ballo 400.000 euro della regione Piemonte, oggi 396.000 di fondi del PNRR.
Comprendo la grande opportunità da cogliere per ridare lustro a Palazzo d’Oria come pure al viale della stazione, ma bisogna fare molta attenzione a preservare l’identità dei nostri luoghi di cui il verde, ossia gli storici alberi preesistenti sono parte integrante e che sicuramente nessun “restyling” con panchine, arredi, aiuole e “bellissime rose”, come ripete la sindaca Devietti, può restituire.
Il sindaco Loredana Devietti
Aggiungo e ribatto per ragioni di chiarezza che solo una capillare perizia fitostatica, ma soprattutto con dati alla mano può attestare, certificare il grado di ammaloramento e pericolosità di ciascun albero abbattuto. L’amministrazione comunale è tenuta per trasparenza a dare ragguagli certi ai cittadini; bisogna che tutti quelli che hanno l’anima verde sappiano soprattutto quanti di loro e quanto erano malati e pericolosi.
Stanti così le cose non ci sono certezze e non basta dire che era caduto un pino nel parco di via Dante per estirparne sedici a Palazzo D’Oria. E’ dovere dell’Amministrazione monitorare in modo cadenzato lo stato di salute di tutte le alberate ed intervenire possibilmente curando ove necessita, piuttosto che abbattere.
E’ facile far leva sul sentimento della paura per trovare il sostegno di tanti ad azioni di tale portata, ma ne rimangono ancora altrettanti che non si rassegnano e chiedono di saperne di più per acquistare quella fiducia necessaria all’equilibrio tra cittadini ciriacesi ed Amministratori.
Daniela Lazzarino
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.