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Il caso
15 Ottobre 2023 - 11:59
Gli alberi dopo essere stati tagliati
Sono state tantissime le proteste emerse nelle scorse settimane per il taglio degli alberi del giardino di Palazzo D'ora di Ciriè disposto dall'amministrazione comunale.
I cittadini sono passati di fronte al giardino comunale, l'hanno visto più spoglio e senza alberi e si sono messi le mani nei capelli. Ora il sindaco Loredana Devietti risponde alle critiche: "Quegli alberi, non centenari ma risalenti solo a qualche decennio fa, non solo erano ammalorati ma decisamente instabili"
"Comprendo il dispiacere che il taglio di alcune piante ha generato - ha scritto ieri il Sindaco Loredana Devietti in una nota - perché anche io ho amato quei pini sotto cui giocavo da piccola e che hanno visto 'battezzare' il mio incarico da Sindaco. Purtroppo però per prendere decisioni ci dobbiamo basare su dati oggettivi e i dati oggettivi ci dicono che quegli alberi, non centenari ma risalenti solo a qualche decennio fa, non solo erano ammalorati ma decisamente instabili: le loro radici erano troppo piccole per reggerne il peso ed erano diventati ormai troppo pericolosi, legati tra loro con cavi ormai logori e inadeguati da tempo per scongiurarne la caduta in caso di forti eventi climatici".
Loredana Devietti
Il sindaco spiega come sia stato acclarato che quei pini non erano adatti a queste latitudini per un centro abitato: "È stata una scelta inopportuna sin dall'origine e noi abbiamo dovuto porvi rimedio. Cosa che è stata possibile grazie ai finanziamenti del PNRR che ci hanno dato la possibilità di mettere mano a questa problematica".
Erano già caduti altri pini in precedenza (come ad esempio a quello nel parco giochi di via Dante) "e - commenta Devietti - siamo contenti di aver avuto le risorse per poter intervenire e mettere fine a una situazione di pericolo latente. Naturalmente l’analisi puntuale delle diverse piante presenti ha anche consentito di conservare le specie in buona salute, a cui si sommeranno nuovi alberi che verranno piantati già nelle prossime settimane in sostituzione di quelli rimossi e in più verranno inserite panchine, arredi urbani, nuove aiuole e altre bellissime rose. Il nostro giardino non solo sarà più bello ma anche più sicuro e fruibile, più ospitale ed accogliente”.
Il nostro giornale aveva riportato le perplessità di Daniela Lazzarino, docente di scuola superiore attenta da anni alla salute del patrimonio arboreo ciriacese e che aveva raccolto i malumori dell'opinione pubblica cittadina."Rimango impietrita di fronte allo scempio della natura a palazzo D'Oria perpetrato su tutti gli storici e secolari pini dalla giunta Devietti"aveva detto Lazzarino.
Meno aggressive erano state le opposizioni. "Non serve essere botanici per sapere che il pino marino non è esattamente una pianta delle nostre zone - aveva detto Davide D'Agostino -. A me preoccupa un po’ la scomparsa dell’ombra ma è anche vero che con il viale e, in teoria, villa Remmert non ne mancherebbe e da quello che ho visto il progetto finale sembra pregevole".
Quegli alberi non sono solo alberi: per i ciriacesi sono luoghi d'ombra, tronchi dietro ai quali da piccoli si giocava a nascondino. Sono un po' dei luoghi del cuore. L'okay al taglio è stato dato anche dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, e c'era tanto di perizia che certificava lo stato in cui versavano gli alberi.
Ecco come appare il giardino oggi
I lavori di riqualificazione del giardino sono stati finanziati con 396mila euro di fondi del PNRR e prevedono la riqualificazione dello spazio esterno, la realizzazione di impianto di irrigazione, di illuminazione e videosorveglianza e la creazione di un rinnovato spazio di socialità.
Attualmente i residui del taglio degli alberi sono stati portati via e l'intera zona è ora pronta a ricevere le nuove piantumazioni e i diversi interventi legati al progetto. Accanto al taglio degli alberi sta procedendo la riqualificazione di Palazzo D'Oria: insomma, la villa comunale avrà tutto un altro aspetto, e sarà quello a cui i cittadini dovranno abituarsi.
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