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14 Luglio 2022 - 11:47
PRATIGLIONE/FORNO. "Oggi, grazie al nostro legale Davide Tirozzi, abbiamo avuto una grande soddisfazione, perché è stata evitata la chiusura del caso Saccomann - spiega Alberto Pallotti, presidente dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv (AIFVS). Noi continueremo a sostenere la famiglia della giovane vittima e chiederemo che vengano applicate le pene. Purtroppo, senza una legge giusta non finirà mai la carneficina sulle strade italiane. Insieme al vicepresidente dell'Associazione, Biagio Ciaramella, saremo presenti alla prossima udienza, che è fissata per il febbraio 2023. Sosterremo la famiglia della vittima e non accetteremo riti abbreviati o patteggiamenti: chiediamo giustizia per le vittime e le loro famiglie. Vogliamo processi giusti, vogliamo capire chi ha sbagliato, perché sono troppi i giovani che perdono la vita sulle strade. Noi siamo la voce delle vittime».
Manuel Saccomann, originario di Pratiglione, aveva perso la vita a soli 19 anni, il 10 aprile 2019 all'ora di pranzo, in uno scontro con un’auto, guidata da una trentacinquenne sua concittadina, a Forno. Il processo per la sua morte è iniziato due anni dopo e l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV è stata ammessa, nel dicembre scorso, tra le parti civili. Nell’udienza della scorsa settimana è stato chiesto il rinvio a giudizio dell’imputato.
"Abbiamo ottenuto un risultato molto soddisfacente grazie anche all’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada e ai genitori della vittima, che hanno voluto insistere per avere giustizia e chiarezza" dichiara Davide Tirozzi, avvocato dell’Associazione Vittime della Strada e della famiglia Saccomann, che aggiunge: "Siamo riusciti a ottenere il rinvio a giudizio dell’imputato, nonostante un’iniziale archiviazione e una iniziale richiesta di non luogo a procedere. Oggi il giudice ha ritenuto di dover approfondire e ha rimandato il procedimento al 24 febbraio 2023 davanti al giudice monocratico del tribunale di Ivrea. Saremo presenti e continueremo a combattere per fare ottenere giustizia alle vittime".
Giustizia chiede anche la mamma di Manuel, Piera Girot, presente all’udienza di oggi, che ringrazia l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada e "l’avvocato Tirozzi, sempre vicini alla mia famiglia. Oggi si è svolta un’altra udienza per la morte di mio figlio Manuel, abbiamo corso il rischio che il caso venisse archiviato. Invece il giudice ha deciso il rinvio a giudizio. Sono soddisfatta, anche se mio figlio nessuno me lo riporta indietro".
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