AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
06 Maggio 2025 - 08:21
Polo Logistico al Pichi di Chivasso, a che punto siamo?
A che punto siamo con la realizzazione del tanto pubblicizzato “Polo logistico” nell’area PiChi, cioè ex Lancia in via Caluso, che porterebbe 700 posti di lavoro?
Nel giugno del 2022 la Giunta comunale aveva approvato il PEC così descritto: “Piano esecutivo convenzionato in area 5.1.2 del vigente Piano Regolatore – Progetto Nuovo POLO LOGISTICO”.
Sei mesi dopo, il 19 dicembre 2022, il Comune di Chivasso e la società “Chivasso Immobiliare Logistic srl” di Torino (emanazione della società francese APRC guidata da Karim Abdellaoui) firmano la convenzione urbanistica dal nome “Progetto di Nuovo POLO LOGISTICO – Area 5.1.2 del PRGC - Piano esecutivo convenzionato e cessioni a titolo gratuito in esecuzione dello stesso”.
Bene, ma dove sta scritto che lì sorgerà un vero e proprio “Polo logistico”? Esiste un documento nel quale il proponente (che sia Logistic che sia APRC) si impegna formalmente, nero su bianco, a realizzare un autentico “Polo logistico” e non qualcos’altro? Noi non lo abbiamo trovato e chiediamo all’amministrazione comunale se esiste in qualche cassetto del Municipio.
Certo l’espressione “Polo logistico” si trova, come abbiamo appena visto, nei testalini sia della delibera di giugno sia della convenzione di dicembre 2022. Ma lì quale valore ha? Nessuno. È solo un nome come un altro per abbellire e rendere più attraente il progetto. E “Polo logistico” è un nome altisonante da far sognare gli elettori. Ciò che conta, giuridicamente, è l’indicazione dell’area: 5.1.2 del PRGC, e gli elaborati del progetto. Le altre parole sono per bellezza. Ci sono tanti palazzi chiamati con un bel nome suggestivo: “Giardino fiorito”, “Perla del Canavese”, “Panorama da urlo”, ecc. Un costruttore potrebbe edificare un palazzo e chiamarlo “Paradiso terrestre”: ma ciò non vuol dire che si è impegnato a costruirvi il “Paradiso terrestre”, Adamo ed Eva compresi nel prezzo.
Per la verità una volta, una sola volta, nella convenzione troviamo l’espressione “Polo logistico”. Ad una lettura superficiale potremmo prenderlo come un impegno. Ma la frase è un po’ poco: “I proponenti [Chivasso Immobiliare Logistic srl / APRC] sono proprietari dei terreni interessati dalla realizzazione del nuovo POLO LOGISTICO siti nel Comune di Chivasso ecc. ecc.”.
Questa frase vi pare un impegno formale, scritto e sottoscritto, magari davanti a un notaio, di creare veramente un “Polo logistico”? È una frase molto generica: per gli amministratori di Chivasso è una garanzia sufficiente?
A questo punto potremmo anche chiederci: cos’è un “polo logistico” e che cosa lo differenzia da una ordinaria area di capannoni industriali ed uffici? In fin dei conti APRC costruirà due capannoni, dieci edifici uso ufficio e una guardiola. Un normale gruppo di fabbricati industriali e commerciali: chiamarlo Polo logistico appare una lustra, un’espressione dotata di qualche appeal elettorale e buona per le campagne elettorali.
Naturalmente, quale che sia il loro nome, se i capannoni e gli uffici si riempiranno di lavoratori, saremo tutti contenti. Purtroppo – come ha fatto notare Renato Cambursano – nei Comuni vicini sono già sorti o stanno sorgendo insediamenti industriali che faranno concorrenza al futuro Polo logistico di Chivasso: «A Settimo, Space Industries… E poi… “Laguna verde”: un parco urbano “Da 350 mila metri quadri, un polo di ricerca del Politecnico e spazi per il commercio”. A San Mauro, Argotec sta trasformando la ex Cartiera Burgo in “Space Park”, nuova frontiera dell’industria spaziale italiana: un investimento di 25 milioni di euro. A Brandizzo, un deposito di smistamento di Amazon. A Caselle, un Data Center Hyperscale della HINES. A Rivalta, la Avio Aero”.
Claudio Castello sindaco di Chivasso
Sempre che il Polo logistico di Chivasso venga effettivamente realizzato: il PEC ha durata dieci anni, e quindi il proponente ne ha di tempo per decidersi a tirare su i capannoni. Inoltre la stampa locale sta rilevando dei ritardi nella attuazione delle opere di urbanizzazione in capo a Logistic / APRC.
Tuttavia, il proponente avrà pur fornito al Comune delle garanzie finanziarie per la completa e corretta esecuzione delle opere previste nella convenzione? Certamente. Però sulle polizze fideiussorie che la Credendo – Guarantees & Speciality RisK – società di diritto belga con sede secondaria a Milano – ha rilasciato a garanzia del Comune compaiono due date: inizio 12/12/2022 e durata fino al 12/12/2024. Possibile? Se le date sono esatte le polizze sarebbero già scadute.
Sui giornali da qualche anno Renato Cambursano chiede al sindaco Castello: “APRC aveva già contratti firmati con aziende che intendessero collocarsi in area ex Lancia?
Se APRC ha dei contratti firmati, vuole cortesemente informare l’Amministrazione Comunale di Chivasso e la cittadinanza tutta, di quali lavorazioni si tratta, anche senza rivelarci la ragione sociale, per ragioni di segretezza?”.
Queste domande ci ricordano il caso Vercelli, che ricostruiamo sommariamente sulla base degli articoli dei giornali e dei servizi di una TV locale. Alla fine del decennio scorso la società APRC, la stessa di Chivasso, propone al Comune di Vercelli di realizzare un Polo logistico in un’area di proprietà comunale. Nell’aprile 2019 Comune e APRC sottoscrivono un accordo preliminare di compravendita dei terreni.
APRC si impegna a comunicare al Comune, entro una certa data, l’elenco delle aziende intenzionate ad insediarsi nei tre capannoni che APRC costruirà. Ma l’anno dopo cambia la giunta comunale. La nuova amministrazione, guidata dal sindaco Andrea Corsaro, da giugno comincia a sollecitare APRC a inviare al Comune questo elenco di aziende. Poiché APRC continua a non mandarlo, il Comune rompe gli indugi, straccia l’accordo preliminare e chiede di riscuotere la fideiussione. Lo scontro sta per finire in tribunale, ma le parti si accordano per una transazione. In seguito, nell’area verrà ampliato il confinante stabilimento Amazon.
Noi non sappiamo chi a Vercelli avesse ragione e chi avesse torto, anche perché il caso non è arrivato in tribunale. Lo riportiamo così come l’hanno raccontato i media locali.
A Vercelli è andata male, a Chivasso speriamo che andrà meglio…
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.