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Dal “Sergente nella neve” alla semplicità della montagna: la poesia di Rigoni Stern rivive a Lauriano

Sergio Sapetti esplora la figura dello scrittore e il suo legame con il Canavese

Lauriano

Una serata emozionante e coinvolgente dedicata a Mario Rigoni Stern

Ieri sera Lauriano ha ospitato una serata emozionante e coinvolgente dedicata a Mario Rigoni Stern, uno degli scrittori più amati della letteratura italiana, noto per la sua capacità di raccontare la guerra e la vita rurale con una sensibilità unica.  

L’evento, che si è tenuto venerdì 28 febbraio presso la sala conferenze del comune, è stato organizzato dall’associazione Amiche ed Amici della Cultura Lauriano – Piazzo e dal Gruppo Storico Culturale Laberianum, ed è stato condotto da Sergio Sapetti, docente, scrittore e divulgatore culturale, profondo conoscitore della storia locale.  

Sergio Sapetti

La serata è iniziata intorno alle 21 e ha tenuto il pubblico coinvolto per oltre due ore, offrendo un viaggio tra parole, racconti e letture tratte dalle opere di uno degli autori più significativi del Novecento italiano. 

Sergio Sapetti ha condiviso con i presenti non solo un’analisi delle opere di Rigoni Stern, ma anche ricordi personali, raccontando il loro incontro ad Asiago, nella casa immersa nel bosco, tra orti e alveari:  “Era un uomo di grande umanità, semplice e autentico, come i suoi racconti”, ha detto Sapetti, ricordando il rapporto nato da uno scambio epistolare e consolidato da una stima reciproca. 

Rigoni Stern non si considerava un romanziere, ma piuttosto un narratore, un testimone della storia, capace di trasformare esperienze personali in racconti universali. Nei suoi libri ha descritto con grande intensità e realismo la vita di montagna, la natura, la guerra e il ritorno alla semplicità della vita dopo le tragedie del passato. 

Uno dei momenti più intensi della serata è stato quello dedicato alla ritirata di Russia, raccontata nel suo capolavoro Il sergente nella neve. Sapetti ha letto alcuni passaggi significativi dell’opera, permettendo al pubblico di rivivere il freddo, la paura, la fame e la disperazione degli alpini italiani, giovani soldati mandati a combattere in condizioni disumane. La commozione tra i presenti è stata palpabile, soprattutto quando Sapetti ha ricordato quanto Rigoni Stern avesse a cuore il valore della memoria storica e la necessità di non dimenticare mai gli orrori della guerra. 

Oltre ai racconti di guerra, la serata ha esplorato anche un altro aspetto fondamentale della produzione di Rigoni Stern: il suo amore per la natura e per la vita rurale. Nei suoi libri, lo scrittore ha descritto la montagna con un linguaggio poetico e sensoriale, facendo percepire il profumo del bosco, il colore dei tramonti sulle Dolomiti, il suono della neve che cade: “Nei suoi libri non c’è solo memoria, ma anche un insegnamento: la dignità, il coraggio, il valore della semplicità”, ha sottolineato Sapetti, ricordando come Rigoni Stern fosse anche un grande osservatore della natura, amante degli alberi, degli animali e dei cicli della terra. 

Un aspetto meno noto, ma particolarmente significativo, della vita di Rigoni Stern è il suo legame con il Canavese. In gioventù, quando ancora non aveva vent’anni, fu istruttore di sci per gli alpini proprio in questa zona. Il Pian dell’Azaria, in Val Soana, fu un luogo a cui rimase legato per tutta la vita e che definì “paradisiaco”, tanto che oggi porta il suo nome. 

Sapetti ha raccontato come Rigoni Stern amasse profondamente quei luoghi, rivedendovi la sua amata Asiago e riconoscendo nelle montagne piemontesi la stessa bellezza incontaminata e la stessa atmosfera di libertà che aveva sempre ricercato. 

La serata si è conclusa con una riflessione sulla figura di Rigoni Stern non solo come scrittore, ma anche come uomo di valori profondi. “Era un uomo inflessibile nei principi, ma di grande bontà d’animo”, ha detto Sapetti, ricordando la sua coerenza morale, il rispetto per la natura e il rifiuto della guerra come strumento di sopraffazione. 

Attraverso le letture e i racconti, il pubblico ha potuto riscoprire un autore capace di parlare con il cuore, con le immagini e con i sensi, regalando ai lettori storie di vita, di sofferenza, ma anche di speranza. 

Un evento che ha saputo celebrare non solo il grande scrittore, ma anche l’uomo, capace di trasformare la memoria e l’esperienza in racconti universali che continuano a emozionare e insegnare, lasciando un’eredità che non smetterà mai di ispirare le generazioni future. 

Lauriano ha ospitato una serata emozionante e coinvolgente dedicata a Mario Rigoni Stern

 

 

 

 

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