Era una festa, non uno scenario di guerra!

Caro Marco Riva Cambrino cittadino e socialista,

Ho letto con sgomento le Sue parole in merito ad una fotografia pubblicata sui social durante la festa di Carnevale al Borgo Sudest.

Il vuoto in una foto!

Capita che in un sabato pomeriggio, i maggiorenti del destra-centro partecipino ad una festa di carnevale ed indossino, per “ridere” degli elmetti da soldato... Malauguratamente per loro, ma soprattutto per l’umanità, in un fine settimana in cui si commemora il primo anno di guerra nel cuore dell’Europa!

Vedo che Lei è sempre molto attento a ciò che succede in città e di questo mi compiaccio.

Non ho visto la stessa attenzione quando il sottoscritto ha portato più volte all'attenzione il problema sicurezza, il problema bullismo, o le altre battaglie ad esempio contro l'abbandono continuo ed abusivo di rifiuti.

Mi spiace leggere una nota stonata a discapito di una festa ampiamente riuscita.

Sa caro cittadino e socialista, avrebbe potuto fare qualche centinaio di metri e partecipare alla festa, che ha visto la partecipazione numerosa di famiglie, tantissimi bambini e soprattutto, cosa ancora più positiva, bimbi e famiglie non del quartiere.

Se avesse percorso quelle poche centinaia di metri, avrebbe toccato con mano la felicità nei volti di quei bimbi e delle famiglie nel vedere i propri figli, nipoti, felici e giocare tutti assieme, dopo un triste periodo che ha coinvolto tutti quanti, soprattutto i più piccoli.

Si sarebbe reso conto che c'erano i Super Eroi, gli animatori di Vip Sognando, che con passione in pieno spirito di volontariato, hanno animato un quartiere intero con gioia.
Il tutto in una piacevole atmosfera di allegria, non di certo con un asset di guerra.

Non mi sento un cavallo di razza, ma nemmeno come Lei ci ha definiti, più o meno velatamente, asini.

Sono un semplice cittadino che da sempre si spende, per quanto possibile, per la propria comunità... Ed è proprio con questo spirito che è tornato il Carnevale al Borgo, ed è per lo stesso spirito che porto avanti istanze da quando sono stato eletto per la prima volta la scorsa estate.

Avrebbe potuto mettersi in gioco anche Lei, magari tra cavalli sarebbe stato eletto!!!

Mi creda, non ho bisogno di un like in più, né tantomeno di visibilità ad ogni costo. Mi è semplicemente bastato organizzare questa iniziativa coinvolgendo le realtà su citate, con il prezioso aiuto di molti abitanti del quartiere, a tutti quanti va ancora una volta il mio più grande ringraziamento e di cuore.

In merito ai cappellini, per informazione, fa parte dei tantissimi gadgets che un commerciante di Chivasso, ha voluto donare ai nostri bimbi.

Un dono fatto col cuore...C'erano maschere, cappellini, coriandoli, occhiali scherzosi, stelle filante e tantissimi altri gadgets che hanno reso felici i bambini.

Questo era l'obbiettivo dell'evento per il quale, con passione, mi sono prodigato a organizzare. Né più né meno.

Non ero lì in cerca di consenso, ho già dimostrato di averlo, ci vivo, e da decenni ormai sono impegnato per la rivalsa di quel territorio. Ma ero lì con quel sorriso che Lei definisce da ebete, scatenato invece dalla gioia immensa di tutti quei bambini felici finalmente di avere nuovamente una festa anche nel quartiere.

Se poi Lei, cittadino e socialista, preferisce vedere per forza qualcosa di negativo, faccia pure.

Su una cosa sono d'accordo con Lei: la guerra fa schifo a prescindere...
Le do un consiglio però, umilmente. Prenda carta e penna, se vuole anche treno o aereo, e vada presso il Governo. Forse avrebbe più senso una Sua rimostranza.

Ma forse è proprio Lei che cerca visibilità e qualche like in più...

E la prossima volta, faccia quei pochi metri in più, Le assicuro che è il benvenuto, e venga a vedere coi suoi occhi...Invece di scrivere, provi prima a viverle di persona...

Sempre disponibile ad un confronto, ad una visita in loco, se vorrà, sempre se reputa possibile un confronto tra cavalli ed asini.

E questa volta però non solo perché è in cerca di voti per la Sua campagna elettorale come in passato...

La saluto cordialmente.

Bruno Prestìa, cittadino di Chivasso, del quartiere, non socialista, ma ampiamente socievole.

Ed infine, Consigliere Comunale di opposizione