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Dalle "corse" nel cortile della nonna al titolo di campione del mondo in MotoGp: Pecco, orgoglio chivassese

Bagnaia riporta il mondiale in Italia 13 anni dopo l'ultimo trionfo di Valentino Rossi

Francesco Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia

Francesco 'Pecco' Bagnaia, su Ducati, è campione del mondo della MotoGp.

La certezza del titolo è arrivata a Valencia nell'ultimo Gp, nel quale il pilota italiano si è piazzato al nono posto, mentre il francese Fabio Quartararo non è andato oltre il quarto.

Bagnaia riporta il mondiale in Italia 13 anni dopo l'ultimo trionfo di Valentino Rossi (2009); la Ducati non vinceva nella Classe regina dal 2007, quando s'impose con l'australiano Casey Stoner.

Francesco 'Pecco' Bagnaia ha trionfato in sella a una moto italiana, la Ducati, che ha sede nel quartiere di Borgo Panigale, a Bologna. Era dal 1972 che non si verificava una doppietta italiana iridata nella Classe regina del motociclismo. L'ultimo a trionfare in sella a una moto italiana fu il grande Giacomo Agostini, con la MV Agusta: allora la Classe era la 500 cc.

Pecco: "Il giorno più duro della mia vita poi la felicità"

"E' stata la gara più dura della mia vita, volevo arrivare fra i primi cinque oggi, poi ho cominciato a soffrire tantissimo durante la gara. Sono felicissimo, è stata una bellissima giornata. Lo ripeto: sono molto felice". Così Francesco Bagnaia, ai microfoni di Sky, dopo avere conquistato il titolo di campione del mondo della MotoGp in sella a una moto italiana, la Ducati.

Nella prima stagione del motomondiale 'orfana' dopo 26 anni di Valentino Rossi, la corona della MotoGP va a Francesco Bagnaia.

E' un passaggio del testimone, raccolto con merito da 'Pecco', come la sorella Carola - sempre con lui sui circuiti, dove spesso lo segue anche la fidanzata Domizia Castagnini- ne storpiava il nome da bimbo.

Dalle minimoto al Mondiale, nel segno di Valentino Rossi

Valentino Rossi

Sorriso da ragazzino, ha costruito questo suo secondo titolo iridato, il primo nella classe regina, con stoffa e testa da campione navigato.

Qualità che Valentino Rossi ed il suo Sky Racing Team VR46 avevano intuito fin dal 2014, quando lo presero sotto la loro ala. Iniziando a forgiare quelle doti che, otto anni dopo, gli hanno consentito di scalare il muro di 91 punti che, a metà giugno, lo separava da Fabio Quartararo e dalla vetta della classifica.

L'iride della massima cilindrata si aggiunge a quella in Moto2 del 2018 ed interrompe 15 anni di astinenza, riportando in Ducati un titolo piloti che mancava dal 2007, epoca Casey Stoner.

Tredici anni dopo Rossi (2009), un italiano conquista di nuovo il titolo nella massima cilindrata, a mezzo secolo da quando centauro e moto italiani vincevano la classe regina, con Giacomo Agostini e la MV Agusta 500, nel 1972.

Nato a Torino il 14 Gennaio 1997, ma cresciuto a Chivasso, tifoso Juve e amante del suo cane (Turbo, nomen omen) Pecco è il più bel frutto della VR46 Academy.

Francesco Bagnaia con Turbo

Un traguardo guadagnato con una maturazione costante, senza l'assillo del marchio di 'predestinato'. Quella prima stagione nel Team Sky, infatti porta scarsi risultati e pochissimi punti. Serve il salto di qualità e Bagnaia si trasferisce a Tavullia.

Altri due anni in Moto3, con il team Mahindra, per imparare a soffrire su un mezzo non velocissimo, con un 14/o ed un quarto posto.

Il primo contatto con le due ruote, come tanti suoi colleghi, Bagnaia lo ha sulle minicross, ma è la velocità ad attirarlo.

Comincia a farsi notare nelle categorie Minimoto e MiniGP, dove diventa campione europeo nel 2009. Nel 2010 corre nel campionato mediterraneo 125 PreGP, concludendo secondo.

Nel 2011 e 2012 è in quello spagnolo e non sfigura al confronto col nuovo ambiente, classificandosi terzo. Nel 2013 il primo mondiale, in Moto3, con una Honda FTR affidatagli dal Team Italia. L'anno dopo è allo Sky Racing Team VR46.

La svolta nel 2016, secondo anno da pilota ufficiale Mahindra. Arrivano le prime due vittorie, ad Assen e Sepang. Nel 2017 il ritorno a 'casa', nello Sky Racing Team e l'approdo in Moto2. Chiude quinto. Vince il titolo di "Rookie Of The Year".

E' il prologo dell'esplosione agonistica del 2018. Bagnaia trionfa subito in Qatar, per poi ripetersi in altri sei GP, fino al titolo della Moto2.

E' pronto per il salto in MotoGP, con la Ducati. Borgo Panigale lo accoglie nel team satellite Pramac, dove resterà due stagioni. Di apprendimento, non facili, condite da cadute e ritiri. Raccoglie appena 54 e 47 punti. Ma dimostra di saper imparare dai propri errori.

I vertici di Ducati non perdono fiducia. Anzi, nel 2021 lo promuovono nella squadra ufficiale e lui li ripaga con quattro successi ed il secondo posto finale, dietro la Yamaha di Quartararo.

Il 2022 non era partito bene: caduta in Qatar, seguita da una serie di piazzamenti lontano dai primi. La pole di Jerez prelude alla prima vittoria. Altro crash a Le Mans, mentre è secondo.

Vince al Mugello, ma in Catalogna e Germania arrivano due ritiri. E' il momento più triste per lui e la Ducati. Nei cinque GP successivi parte la riscossa: Bagnaia coglie quattro successi di fila ed un secondo posto, mentre la stella di Quartararo va eclissandosi. In Malesia vince il settimo GP, ma il terzo posto di Quartararo rinvia la festa a Valencia. Dove arriva il trionfo tutto italiano.

Sventolano le bandiere rosse in piazza a Chivasso

"Campione del mondo, sei campione del mondo, come Valentino Rossi, come Casey Stoner con la Ducati".

Sono le urla di festa a Chivasso, per festeggiare Francesco 'Pecco' Bagnaia, su Ducati, campione del mondo della MotoGp. In piazza d'Armi, nella sua Chivasso, una folla munita di bandierine rosse e di fumogeni ha seguito su maxi-schermo la gara, per esplodere poi nella festa alla vittoria.

Il ritrovo in piazza per assistere alla gara in diretta era stato annunciato all'insegna di "Chivasso tifa Pecco", anche in un post sulla pagina Facebook del "Pecco Fan Club".

La gioia di Agostini: "Mi rivedo in Pecco"

"Un titolo mondiale è sempre importante, c'è poco da dire: oggi Bagnaia ha gareggiato con intelligenza, perché doveva soprattutto arrivare in fondo e contemporaneamente controllare Quartararo, che era obbligato a vincere. Ha corso con la testa e con intelligenza, accontentandosi del titolo mondiale, più che della vittoria".

Così il pluridecorato Giacomo Agostini, ultimo pilota italiano ad avere conquistato un titolo iridato nella Classe regina a bordo di una moto italiana (nel 1972, in sella a una MV Agusta), parlando del trionfo di 'Pecco' Bagnaia su Ducati a Valencia.

"Ha fatto bene a non farsi prendere mano - aggiunge -. Ha iniziato la stagione con qualche difficoltà ma, da metà stagione in poi, ha guidato con la testa, superando le difficoltà iniziali. E' stato protagonista di una grande rimonta, ha guidato bene e ha meritato il titolo. Quartararo, nonostante avesse una moto forse inferiore alla Ducati, ha guidato anche lui alla grande".

"Bagnaia è un po' come me nelle messe a punto delle moto, ha qualcosa che mi somiglia: lui quando prova, prova, studia, prepara la gara. Del resto le prove servono per questo e lui è uno che lavora tantissimo sulla moto - fa notare Agostini -. Portare una moto al 100% in gara è un grande pregio. E' un pilota sobrio, ha una vita davanti, è sulla strada giusta e sicuramente potrà ripetersi".

Malagò: "Bagnaia-Ducati, fantastica apoteosi tricolore"

"Sul tetto del Mondo e nella storia! @pecco63 su #Ducati vince il titolo Mondiale #Motgp e riscrive le statistiche. Fantastica apotesi tricolore, orgogliosi di te!".

Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, celebra, sul proprio account di Instagram, la conquista del titolo mondiale piloti della Classe MotoGp da parte di Francesco Bagnaia, in sella a una Ducati. 

Lorusso: "Complimenti Pecco, ti aspettiamo a Chivasso"

"Grandissimo Francesco Bagnaia, nuovo campione del mondo di MotoGp! Complimenti Pecco: ti aspettiamo nella tua città per celebrare questa grandissima vittoria che ci riempie di orgoglio!". Così il sindaco di Torino e della Città metropolitana, Stefano Lo Russo, per il trofeo conquistato dal campione piemontese, originario di Chivasso.

Cirio: "Pecco, siamo stra orgogliosi..."

"Pecco siamo emozionati, felici e stra orgogliosi…Nell'anno in cui il Piemonte è Regione europea dello sport, tu ci porti sul tetto del mondo!". Questo il commento su Facebook del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, per la vittoria di Francesco 'Pecco' Bagnaia, su Ducati, campione del mondo della MotoGp. Cirio allega al post un fotogramma della fine della gara e un riquadro in cui si vede la festa di alcune di migliaia di persone nel paese d'origine di Bagnaia, cioè Chivasso.

Castello: "Lo ricordiamo con la sua Ducati nel cortile della nonna"

"Poter affermare che Chivasso ha dato i natali a Pecco Bagnaia ha sempre inorgoglito chi vive in una terra come la nostra, generosa di grandi personalità".

Così il sindaco di Chivasso, Claudio Castello, con un post su facebook commenta la vittoria di Pecco Bagnaia nel Mondiale MotoGp.

"Dallo sport allo spettacolo, dalla teologia all’arte, dall’industria alla giustizia, la storia ci ha donato uomini e donne di cui andare fieri e da prendere ad esempio nella nostra quotidianità e nelle nostre vocazioni e in quelle dei nostri figli. Un talento come quello di Pecco, forse è più difficile da gestire di qualsiasi curva a gomito dei circuiti che ha conquistato. Ma la sua umiltà ed il suo sorriso non ne hanno compromesso l’identità chivassese. Una simpatia contagiosa che è rimasta immutata dai tempi in cui lo ricordiamo con la sua prima Ducati nel cortile della nonna!".

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