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BRUXELLES. Europa-Regioni: su import biotech decisione europea in salita

BRUXELLES. Europa-Regioni: su import biotech decisione europea in salita

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Si presenta tutta in salita la proposta della Commissione europea di lasciare a ogni Stato membro la liberta' di vietare o meno la circolazione sul proprio territorio di un prodotto biotech autorizzato dall'Ue.

Proposta sulla quale i gruppi politici al Parlamento europeo hanno già espresso un approccio negativo.

Anche la posizione degli Stati membri sembra andare nella stessa direzione secondo quando é emerso nei giorni scorsi al gruppo di lavoro sugli Ogm nel Consiglio dei ministri dell'Ue.

In quell'occasione il rappresentante del Regno Unito, spiegano all'ANSA fonti comunitarie, ha spiegato che così, come viene presentata, la proposta non é accettabile. Sulla questione, sono state espresse posizioni negative pure da Germania e Polonia e un no secco é giunto dalla Francia. Tra le critiche sollevate c'é il timore di creare un mercato unico a macchia di leopardo, di ostacolare la libera circolazione di beni e di servizi, in contrasto con i Trattati Ue, e di incontrare opposizione all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto).

La posizione italiana dovrebbe essere definita dopodomani in ambito Ciae, l'organismo di coordinamento della Presidenza del                 Consiglio dove saranno presenti i responsabili dell'ambiente, dell'agricoltura e della sanità.

La proposta in discussione non va confusa con il regolamento Ue - del resto già approvato - sulla libertà degli Stati membri di decidere se coltivare o meno Ogm su una parte o sull'integrità del loro territorio.

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