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TURCHIA. Portavano farmaci ai curdi, arrestati due autonomi torinese

TURCHIA. Portavano farmaci ai curdi, arrestati due autonomi torinese

Arresto (foto d'archivio)

Due giovani autonomi del centro sociale Gabrio di Torino sono stati fermati dalla polizia di frontiera turca, al confine con la Siria, nella città di Urfa, l'antica Edessa. Secondo infoaut-org, il sito web di riferimento dell'area antagonista, che ha reso nota la vicenda, i fermati facevano parte della 'carovana Rojava', una missione umanitaria di ritorno da Kobane dove avrebbe consegnato pacchi con 55 chili di medicinali. Con i piemontesi sarebbe stato bloccato un curdo. La polizia italiana sta accertando se l'arresto sia avvenuto mentre i due torinesi rientravano dalla missione oppure mentre si preparavano a partire per la Siria, dove intendevano portare medicinali e soldi in contanti. Gli attivisti italiani saranno processati per direttissima, con l'accusa di immigrazione clandestina, ma a quanto risulta, non saranno sottoposti a un vero e proprio processo penale ma a un procedimento amministrativo che dovrebbe sfociare nella loro espulsione dalla Turchia. Uno degli organizzatori della missione, rimasto a Torino, è in contatto con un legale sul posto per ottenerne la liberazione. I ragazzi del Gabrio sono ora in domicilio coatto a Urfa Il problema, infatti, è che la Turchia ha da tempo chiuso il confine con la Siria: varcandolo, i due sono considerati di fatto dei "clandestini". "Gli attivisti - sostiene infoaut.org - con il supporto di alcuni abitanti delle campagne di Kobane, hanno tentato di attraversare il filo spinato che impedisce il movimento di corpi e materiali tra le due zone del Kurdistan, il Rojava liberato in ex territorio siriano ed il Bakur, territorio curdo sotto lo stato turco. Nascosti dietro il filo spinato, i militari della gendarmeria turca hanno teso loro un agguato, sparando un colpo di pistola e riuscendo ad arrestare due italiani ed un ragazzo curdo il cui destino è stato invece tragicamente diverso: convinti di non essere visti - scrive infoaut-org - i militari turchi l'hanno picchiato selvaggiamente a bastonate ed a lungo". La 'Carovana Rojava' è un progetto di aiuti al popolo curdo in lotta contro l'Isis.
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