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BRUXELLES. Fondi Ue: Corte conti, "lotta agli incendi non gestita bene"

BRUXELLES. Fondi Ue: Corte conti, "lotta agli incendi non gestita bene"

Incendio boschivo

Il sostegno dell'Unione europea nella lotta contro gli incendi boschivi e la ricostituzione di foreste danneggiate da calamità naturali e incendi "non è stato gestito in modo sufficientemente buono". Lo afferma la Corte dei conti europea in una relazione pubblicata oggi, in cui sono stati analizzati i dati della Commissione e di cinque Stati membri: Italia (Basilicata), Slovacchia, Spagna (Andalusia), Austria, Francia (Aquitania), che rappresentano oltre l'85% della spesa totale nel quadro della misura prevista (la 226).
Gli auditor della Corte hanno riscontrato che gli interventi preventivi, che rappresentavano oltre l'80% degli 1,5 miliardi di euro di fondi disponibili per il periodo 2007-2013, non sono stati sufficientemente mirati. Inoltre hanno osservato che, mentre il sostegno proveniente dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) alla ricostituzione del potenziale forestale e alla realizzazione di interventi preventivi (noto con il nome di "misura 226") era stato indirizzato a foreste con un medio e alto rischio di incendio, a livello Ue non esisteva alcun criterio o definizione comune per identificare queste foreste.  Le procedure di selezione negli Stati membri - sostengono alla Corte dei Conti - sono state carenti sotto diversi aspetti: senza chiari criteri di selezione, prive di un'efficace valutazione degli interventi proposti o noncuranti di alcune aree a rischio. Sebbene molti degli interventi esaminati (fasce parafuoco, diradamenti e disboscamenti) abbiano generalmente contribuito agli obiettivi del sostegno, gli auditor della Corte hanno rilevato casi non connessi a calamità naturali o incendi, bensì aventi altri obiettivi economici o ambientali. In aggiunta, sono stati riscontrati interventi non appropriati in termini di obiettivi di finanziamento e, a causa dell'assenza di documentazione, non hanno potuto verificare l'ammissibilità di alcune delle operazioni finanziate. Agli obiettivi ambientali è stata attribuita scarsa priorità durante la selezione degli interventi e talvolta essi sono stati trascurati durante la fase di attuazione. Gli auditor della Corte hanno anche rilevato casi di strade forestali utilizzate per lo sfruttamento economico di foreste e per le quali non era evidente alcun particolare vantaggio ai fini della prevenzione di incendi.
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