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BRUXELLES. Torino-Lione:dossier Verdi a Olaf, dubbi su utilizzo fondi Ue

BRUXELLES. Torino-Lione:dossier Verdi a Olaf, dubbi su utilizzo fondi Ue

tunnel Tav

Un rapporto dei carabinieri su presunti legami di due aziende che hanno lavorato ai cantieri Tav con la 'ndrangheta, e la condanna dell'ex vertice della Lyon Turin Ferroviaire (Ltf), la società responsabile della parte comune italo-francese del collegamento ferroviario tra Torino e Lione, "rivelano pratiche che creano dubbio legittimo sull'utilizzo dei fondi Ue": così il dossier delle europarlamentari Verdi all'Antifrode Ue (Olaf), sulla cui base l'organismo ha aperto un'inchiesta. Nelle 18 pagine di dossier si fa riferimento ad un rapporto dei carabinieri del 19 dicembre 2011, nell'ambito di un'inchiesta sulla 'ndrangheta. "Sulla base di intercettazioni che vengono riprodotte nel rapporto, sono stabiliti legami diretti tra gli interventi delle società Martina e Italcoge (poi fallita, ndr) e le persone nel mirino dell'inchiesta". Italcoge e Martina avevano formato un'associazione temporanea d'imprese (Ati), che aveva lavorato a Chiomonte. Nel file si ricorda come l'ex direttore generale della Lyon Turin Ferroviaire Paolo Comastri (nominato nel 2003), nel febbraio 2011 sia stato "condannato dal tribunale di Torino a 8 mesi, per turbativa d'asta, nell'ambito di un processo per una serie di irregolarità nell'assegnazione di appalti legati, tra l'altro, alla linea ferroviaria ad alta velocità.
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