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31 Ottobre 2014 - 11:19
Martin SCHULZ
Un'iniziativa europea in primavera per ricordare ed esorcizzare per sempre le stragi naziste di Marzabotto e Stazzema: l'ha annunciata il presidente del Parlamento europeo, il tedesco Martin Schulz che oggi ha incontrato a Bruxelles i sindaci dei due Comuni, Maurizio Verona e Romano Franchi. L'occasione è stata la presentazione da parte dei due primi cittadini di un progetto di scambio e ricordo delle stragi rivolto ai giovani europei.
Schulz ha confermato l'intenzione di organizzare una due giorni di dibattito, a Marzabotto e Stazzema, "non solo per parlare del passato ma anche per parlare di cosa si può fare per evitare il ripetersi di simili stragi tramite l'educazione e il confronto".
I due sindaci hanno presentato a Schulz un progetto, elaborato in maniera congiunta dalle due amministrazioni e dalle strutture del Parco nazionale della Pace e del Parco di Montesole, che sostiene lo scambio di conoscenza e di esperienza tra i giovani europei perché divengano testimoni del futuro e ambasciatori della memoria nella vita quotidiana.
"A Stazzema abbiamo avviato un percorso col MIUR che prevede stage di giovani affinché vengano a vedere quello che è successo e trasmettano la loro esperienza, tramite immagini e foto, ai loro coetanei - spiega Maurizio Verona - Vorremmo trasformare il progetto in qualcosa di europeo, uno scambio con giovani francesi, tedeschi, belgi e così via".
Secondo Verona si tratta di "diffondere la memoria tra le giovani generazioni grazie agli strumenti che le sono più tipici, come i social network, dove purtroppo a volte si vede inneggiare a personaggi discutibili" espressione di "una destra violenza in tutta Europa".
Il sindaco ha colto l'occasione per parlare della questione vittime del nazismo e risarcimenti, ricordando la sua posizione ferma a sostegno del presidente dell'Associazione vittime di Sant'Anna Enrico Pieri: "Mi auguro che si vada verso un verdetto di civiltà" perché "non si può tacere o far finta che nulla sia successo". Verona, che si è detto "assetato di giustizia e non di vendetta", ha fatto sapere che sarà presente con Enrico Pieri ad Amburgo quando sarà riaperto il processo.
A Marzabotto è prevista la realizzazione di una casa della cultura e della memoria, un edificio con un'ampia documentazione per rendere noto ciò che è avvenuto 70 anni fa perché "solo tramite la conoscenza del passato si può ottenere l'educazione alla cultura e alla pace", ha detto il sindaco Romano Franchi.
Secondo Franchi "la pace e la libertà sono ancora in pericolo, basta guardare al Medio Oriente o anche alla crisi che sta attraversando il nostro continente.
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