Cosa fare se quel dannato parco pubblico che hai sotto casa assomiglia più alla foresta amazzonica che a un carino giardinetto di provincia? Che fare se ogni notte ti tocca sopportare (quando va bene) i cinguettii d’accoppiamento dei giovani che s’imboscano sotto le fronde? Che fare se più di una volta qualche malintenzionato usa i folti rami degli alberi per arrampicarsi, ben nascosto, scavalcare il cancello e andarti a rubare nel garage? Puoi lamentarti a perdifiato con l’amministrazione comunale nell’attesa (quasi sempre vana) di un intervento tempestivo che risolva la situazione, oppure scegliere la più efficace strada del “fai-da-te”. I residenti di via Vercelli (quelli del civico 10) hanno scelto la seconda strada. Hanno chiesto il permesso all’amministrazione comunale, e una volta ottenuto il via libera dell’assessore ai lavori pubblici Luigi Antonetto, si sono rimboccati le maniche e ci hanno dato dentro. Nella sola mattinata di sabato hanno rimesso completamente a nuovo il parco di via Vercelli, lasciato completamente all’abbandono da diversi anni. Armati di cesoie, motosega, scale, scope e palette hanno tagliato, potato, pulito, spazzato. “Lo vede com’è adesso? - dicono indicando il parco ormai riportato all’onor del mondo - Ecco, fino a ieri c’erano talmente tanti rami che dal balcone di casa nostra non si vedeva più nulla”. E viceversa: chi sceglieva di sostare nel parco, lo faceva perché era nascosto dal resto del mondo. E poteva così dare sfogo a qualsiasi pulsione repressa. “Ogni notte qui succede un po’ di tutto, ci vengono le persone adulte a fare i loro servizi. Tanto chi li vede? Nessuno. Più di una volta abbiamo subito furti nei garage sempre a causa dello stesso motivo: gli alberi forniscono il riparo perfetto ai ladri” spiegano i residenti del civico 10 di via Vercelli. Insomma, urgeva un intervento risolutivo. “Dal Comune ci hanno sempre risposto di avere tantissimi parchi da controllare. Così, senza fare alcuna polemica, abbiamo chiesto all’amministrazione di darci il permesso di pulire, in modo da non gravare sulle casse pubbliche. L’assessore Antonetto ci ha dato l’ok, ed eccoci qui”. Quando arriviamo sul posto per fotografare la lodevole iniziativa di cittadinanza attiva, troviamo il lavoro già quasi ultimato. A testimoniarlo c’è una montagna di rami tagliati e accatastati, alta più o meno quanto un uomo. I residenti sono circa una decina, uomini e donne, e si danno un gran daffare, ognuno impegnato nella sua mansione. “Sia chiaro che la nostra non è un’iniziativa polemica nei confronti del Comune - specificano più volte i sanmauresi -. Abbiamo capito le problematiche dell’ente pubblico, e abbiamo cercato di trovare lo stesso una soluzione. Ma non vogliamo buttare fango su nessuno”. Insomma, meno polemiche e più fatti. Con questo slogan, quelli del 10 di via Vercelli potrebbero aver conquistato l’approvazione di molti: da oggi San Mauro ha un parco in più, una foresta in meno, e una lezione “di vita” da scrivere sul calendario. Sperando diventi contagiosa.
Luca Schilirò
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