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SAN MARTINO. Pugno duro del Sindaco contro la prostituzione

SAN MARTINO. Pugno duro del Sindaco contro la prostituzione

Pugno duro contro la prostituzione. Il Sindaco Silvana Rizzato ha firmato un'ordinanza, d'urgenza, nella mattinata di venerdì 22 agosto, affissa ovunque, a San Martino Canavese, per contrastare una piaga sociale che dilagando. Oltre alle africane, che dalla notte dei tempi stazionano ai bordi delle strade provinciali 63 e 56, si sono aggiunte, di recente, anche ragazze bianche provenienti dall'est, che occupano pericolosamente l'incrocio in cui si incastrano la provinciale proveniente da Strambino e quella che arriva da Pranzalito. Diverse le segnalazioni di automobilisti che hanno rischiato tamponamenti a causa dei veicoli in sosta o che rallentano per osservare la "merce". "Solo in quest'ultima settimana – racconta il Sindaco Silvana Rizzato – siamo arrivati a ritrovarci a quell'incrocio ben quattro ragazze. Non si può più tollerare una situazione del genere".

Tutti gli avventori che verranno colti in flagrante saranno sanzionati con 500 euro di multa. L'ordinanza è già stata inoltrata al Prefetto e a tutte le forze dell'ordine affinchè si attivino per gli opportuni controlli affiancando la Polizia Municipale che da sola non ha sufficienti forze per intervenire. Prende spunto dall'ordinanza utilizzata a Tavagnasco, Comune che è riuscito a ripulire le strade, cinque anni fa, grazie alla volontà del sindaco Giovanni Franchino, a poche settimane dalla sua vittoria elettorale.

Ricordando che la legge non punisce la "prostituzione" ma lo "sfruttamento della prostituzione", il documento, firmato dal Sindaco, focalizza l'attenzione sulle tattiche di adescamento, e quindi sull'abbigliamento discinto e sui comportamenti provocatori delle donzelle che affollano le strade, legati al reato degli atti osceni in luogo pubblico; sui pericoli per l'incolumità pubblica, a causa dei mezzi che creano intralcio alla circolazione, secondo il codice della strada; sull'inquinamento ambientale riferito ai rifiuti che si accumulano nelle zone in cui viene esercitata la prostituzione.

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