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STRAMBINO. Agricoltori sul piede di guerra per il collettore fognario da Carrone a Crotte

STRAMBINO. Agricoltori sul piede di guerra per il collettore fognario da Carrone a Crotte

Sono furiosi gli agricoltori di Crotte e Carrone per il progetto del collettore fognario che la Smat vorrebbe realizzare, sventrando i terreni per una lunghezza di circa 6 Km, in linea retta, eliminando gli attuali piccoli depuratori di Candia e Carrone.

La protesta è eplosa giovedì scorso, durante l'incontro pubblico organizzato dalla nuova Amministrazione Comunale presso il campo sportivo crottese, invitando al tavolo i tecnici della Società Metropolitana Acque di Torino per illustrare il passaggio delle condotte nei terreni privati, al fine di "valutare gli accorgimenti utili a ridurre i danni al minimo", come indicava l'apposito manifesto d0'invito. Sono 150 le particelle interessate. Una cinquantina gli abitanti sul piede di guerra, tra proprietari ed agricoltori.

Il collettore, come risulta dal progetto definitivo, dovrebbe estendersi per una lunghezza di circa 2 Km da Candia a Carrone, le acque nere dovrebbero scorrere per discesa, mentre per gli altri 4 Km attraverserebbe le due frazioni strambinesi rendendo necessario impiantare una stazione di sollevamento per riuscire e pompare le acque da Carrone verso Crotte, e quindi convogliarle nel depuratore centrale. Previsti tre metri di servitù obbligatoria, in larghezza, lungo tutto il percorso, il che significa che su quei terreni si potrà coltivare, ma con dei vincoli ed in caso di necessità i mezzi Smat saranno autorizzati ad entrare.

Molti i problemi per gli agricoltori che chiedono di rivedere il progetto, prevedendo un percorso alternativo, che passi distante dai terreni, oppure stralciando il tratto da Carrone e Crotte, mantenendo inalterata la situazione attuale. Anche perchè non si comprende l'esigenza, aldilà del mero agio della Smat nel creare un collettore unico, considerato che comunque verranno spesi molti soldi pubblici.

Gli agricoltori non ne vogliono sapere di esprori e di ventuali rimborsi. Vogliono i loro terreni intatti. Non intendono arrendersi ed è probabile che parta una raccolta firme da presentare al Sindaco Sonia Cambursano perchè prenda provvedimenti, a tutela dei suoi cittadini.

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