AGGIORNAMENTI
Cerca
10 Luglio 2014 - 11:21
Aumentano le tasse a Strambino. Colpa della nuova Iuc, acronimo di Imposta Comunale Unica, somma di tre nefaste tasse: l'Imu (ex Ici), Tari (ex Tares, ex Tarsu) e Tasi (Tassa sui Servizi Indivisibili introdotta da questo Governo, con cui si intendono illuminazione pubblica, manutenzione, polizia locale ecc.). La campagna elettorale è finita e l'Amministrazione, che ha fatto tanta propaganda con la promessa che "non aumenteremo la pressione fiscale", a distanza di un mese dall'insiediamento, si ritrova ad alzare tutto.
IMU, TARI E TASIMentre l'Imu rimane invariata rispetto allo scorso anno (benchè nell'aliquota, già altissima, del 9,2 per mille per le seconde case), Tari e Tasi registrano un sensibile aumento che ha innescato un'accesa discussione nel Consiglio Comunale dello scorso giovedì sera, 2 luglio, con il voto contrario dei tre consiglieri di minoranza ai vari regolamenti, aliquote e tariffe.
Se le tariffe Tari, infatti, diminuiscono per le utenze non domestiche più tartassate (bar, ristoranti, ortofrutta, fiorai), abbattendo i coefficienti del 27,20 per cento, aumentano tutte le altre categorie, su cui viene spalmata la differenza. Il gioco delle carte per coprire un costo totale, indicato nel piano finanziario, di 1milione e 28 euro. "E' vero – ha illustrato la ragioniera del Comune – che la legge consente di abbattere i coefficienti fino al cinquanta per cento ma abbiamo pensato di fare un ragionamento". Non pagano invece le Associazioni, in quanto non iscritte al ruolo per cui i costi sono assorbiti dalle utenze. Il consigliere di minoranza Marco Di Gregorio ha rilevato però la mancanza di alcune categorie, per esempio filateria, maglieria, tendaggi, stireria che secondo la maggioranza andrebbero a confluire nella categoria "beni duraturi".
Aumenta di netto pure la Tasi. La legge ha fissato l'aliquota base all'1 per mile. L'Amminsitrazione strambinese ha deliberato l'1,5 per mille per rendite catastali fino ai 300 euro e il 2,50 per mille per rendite castatali oltre i 300 euro. Esentate le seconde case e, di conseguenza, anche i locatari che per legge dovrebbero sostenere il venti per cento. "In assenza di una banca dati che ci permettesse di individuare i locatari e visto che le seconde case sono già gravate da Imu – ha motivato il Sindaco Sonia Cambursano – abbiamo deciso di lasciare a zero".
E' cominciata la resa dei conti dopo l'amaro in bocca lasciato dalla campagna elettorale. Aldilà degli accorgimenti tecnici, utilizzati per quadrare i conti, alla luce della nuova normativa che impone la copertura del cento per cento delle tasse a carico degli utenti e che taglia i trasferimenti agli enti locali, ci sono le scelte e le strumentalizzazioni politiche.
"Il vostro programma – ha lanciato la frecciata Marco Di Gregorio alla maggioranza – prevedeva di non aumentare la pressione fiscale...". "Tutte le categorie, sia solo per venti euro – ha esordito il consigliere Roberto Rossi De Paoli – si ritroveranno a pagare la Tari di più e non se lo aspettavano". "Per un alloggio di 100mq – ha rincarato la dose Gisella Revigliono - una persona che una volta pagava 127 euro adesso pagherà 134 euro. Lo so, sono quisquiglie ma non voglio sentir dire che non avete messo le mani in tasca ai cittadini perchè non è vero ma fa comodo prometterlo. Poi il discorso del funzionario è ineccecebile". In quanto alla Tasi Rossi De Paoli ha ricordato che "un conto sono le case sfitte, un altro quelle allocate".
"Abbiamo ricalcato la banca dati 2013. Nel compenso – la risposta, tecnica, del Sindaco Sonia Cambursano – c'è un'invarianza di gettito e c'è un aumento minimale su tutte le attività produttive per alleggerirne alcune. La pressione fiscale a cui mi riferivo riguardava le famiglie e infatti per loro non ci sono aumenti". Sotto i colpi dell'opposizione, il capogruppo di maggioranza Taizia Poma si è poi arrampicata sugli specchi: "Abbiamo detto che avremmo cercato di non aumentare...".
"Non prendiamoci in giro – il buon senso el Vicesindaco Gianni Ciochetto -. E' vero, 14 euro sono un aumento". Ciochetto ha inoltre garantito che "faremo in modo di informare i cittadini, anche attraverso il sito internet. Stiamo pensando di attivare uno sportello il sabato mattina, dalle 10 alle 12, gestito presso il Municipio dai consiglieri. Magari un cittadino può non sapere a quale categoria appartiene. Per ragguagli tecnici, sono disponibili gli uffici".
Non sono mancate stoccate che hanno coinvolto il Segretario Comunale. "No, non c'è bisogno di un consiglio tecnico" ha esclamato Rossi De Paoli nel vedere il Segretario Giovanni Alessandro avvicinarsi all'orecchio del Sindaco durante la discussione. "Non si permetta mai più – la risposta di quest'ultimo -. Parlavo con i Sindaci prima e parlo anche adesso".
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.