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TAVAGNASCO. La Casa del Minatore al centro del progetto mineralogico

TAVAGNASCO. La Casa del Minatore al centro del progetto mineralogico
La Casa del Minatore sarà al centro del progetto di recupero del sito mineralogico di Tavagnasco. L’Amministrazione Comunale ha avviato da un paio di settimane interventi per la pulizia ed il ripristino dell’area che andrà messa in sicurezza prima di essere inserita nei futuri percorsi di visita. [caption id="attachment_70204" align="alignleft" width="300"]la Polveriera la Polveriera[/caption] La Casa del Minatore è situata a 670 metri di altezza, lungo la strada che conduce alla località Piani. Costruita dal Comune ma abbandonata da oltre un secolo, un tempo ospitava gli alloggi del direttore e dei minatori, i dormitoi, gli uffici ed un piccolo laboratorio, al piano terra la cucina e la mensa. Poteva accogliere fino a trenta, quaranta persone, impegnate, a turni, nel lavoro nelle gallerie, tra operai specializzati, ricercatori, biologi. Non esiste documentazione ma si sa che questo edificio era concesso in uso alle industrie metallurgiche, italiane e francesi, che si sono succedute. Nonostante il trascorrere del tempo sono rimasti intatti gli splendidi muri a secco e l’antico forno in cui avveniva una prima fusione del materiale per poi trasportarlo, tramite teleferiche lunghe 900 e 1500 metri, fino al piano di carico della stazione ferroviaria o al primo punto di lavaggio in quella che è l’attuale via Massimo D’Azeglio. “Intendiamo ristrutturare la Casa del Minatore – illustra il Sindaco Giovanni Franchinoe metterla a disposizione dell’Ami (Associazione Micromineralogica Italiana), come epicentro del nostro progetto mineralogico“. L’edificio sarà recuperato attraverso fondi comunali, con l’ausilio del volontario. La stessa pulizia è stata eseguita in queste settimane, volontariamente, dagli amministratori. Seguendo il sentiero si arriva poi alla ex Polveriera, una struttura a doppia cinta muraria che serviva per lo stoccaggio e la conservazione della polvere da sparo che veniva utilizzata in miniera. “Anche la Polveriera – aggiunge Franchino – sarà oggetto di recupero, rendendo agibile il percorso con tutta la mappatura dei sentieri che confluivano al polo minerario, compresiva di indicazioni sui materiali estratti, sui periodo, sulle persone che ci lavoravano“.  
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