E' un vero e proprio "caso Eurosporting". Già, perché un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma
tre indizi fanno una prova. Se poi gli indizi sono quattro, cinque, sei, di dubbi non se ne possono più avere. Facciamo un indovinello. Cos'hanno in comune questi sei comuni?
Alpignano, Venaria, Rezzato, Novara, Lodi, San Mauro Torinese. Non lo sapete? Tutti e sei hanno una piscina. Non saranno mica gli unici, direte voi. Vero. C'è un dettaglio ulteriore che li accomuna. Tutti e sei hanno una piscina gestita da
Alberto Clara attraverso la società
Eurosporting (che spesso costituisce società separate in ogni comune: Sporting Alpignano, Sporting Venaria, Sporting San Mauro eccetera eccetera). E fin qui, nessun problema. Ma ci sono parecchi altri dettagli che si ripresentano, quasi identici, quattro delle sei situazioni.
Eurosporting Spa, azienda di Rivoli, si aggiudica l'appalto per la costruzione di una nuova piscina. Richiede un ingente mutuo (in media siamo sui 3-4 milioni di euro, con un picco a Novara) al Credito Sportivo o alle banche, con la fondamentale
copertura fideiussoria del Comune (il quale, in tutte le situazioni, accetta di garantire in caso di mancato pagamento da parte della società). Dopodiché fa i lavori, inaugura l'impianto sportivo, e dopo pochi anni
smette di pagare le rate del mutuo. Risultato? Tutto ricade sulle spalle della sventurata amministrazione di turno, che si ritrova costretta a tirare fuori (nei casi più fortunati) oltre 200mila euro all'anno (soldi dei cittadini, s'intende) per pagare le rate al posto dell'inadempiente Eurosporting (o Sporting che dir si voglia). Ecco, questo giochetto è iniziato ad
Alpignano, nel 2000. Ora la città si ritrova con 283.500 euro annui da pagare da qui al 2029. È proseguito a
Venaria, più o meno negli stessi anni. 3 milioni di euro di mutuo precipitano sulle spalle del Comune dopo appena un paio d'anni dall'inaugurazione dell'impianto. È toccato poi a
Novara. Qui l'impianto è costato ben 38 milioni di euro: il finanziamento è stato erogato dalla Banca Popolare di Novara, con una garanzia fideiussoria del Comune di (udite udite) 9 milioni di euro. La Sporting Village Novara (il cui legale rappresentante è sempre Alberto Clara) inizia a non pagare le rate, e la banca va a bussare alle porte del municipio: il comune è costretto a pagare, ma intanto risolve unilateralmente la convenzione per
“gravi inadempimenti” e apre un contenzioso (non ancora concluso, peraltro) con la società di Clara. C'è poi il caso di
Rezzato, un comune in provincia di Brescia. Qui l'impianto, costruito da una società a responsabilità limitata che fa capo sempre allo stesso titolare della Eurosporting, viene inaugurato incompleto nel 2010 (in notevole ritardo) ma poi, per peripezie varie chiude e riapre parecchie volte, senza che mai si arrivasse al completamento totale dei lavori. E ancora,
Lodi. Il progetto costa 13 milioni di euro, e ad occuparsene è, manco a dirlo, Alberto Clara con la sua Eurosporting. Il mutuo viene concesso dal Banco Popolare, con tanto di immancabile fideiussione del Comune. La piscina viene inaugurata (il 20 ottobre 2013) in ritardo e con qualche opera in meno rispetto al previsto. Le associazioni che utilizzano l'impianto si vedono raddoppiare il costo richiesto. Le prime crepe, insomma, si avvertono. E ora, infine, veniamo al caso di
San Mauro Torinese. Quello che più ci interessa. Qui, il Comune affida alla società Eurosporting i lavori sulla piscina Gramsci. Il mutuo richiesto al Credito Sportivo ammonta a
3 milioni di euro: l'amministrazione Coggiola accetta di fare da garante. Siamo nel 2008 quando l'impianto viene inaugurato: oggi, nel 2014, la Sporting San Mauro dichiara di non avere più la disponibilità finanziaria per pagare le rate, che ammontano a
226mila euro annui. Oltre a questa maxi rata, in più il Comune dovrà accollarsi 194mila euro di arretrati che la società di Clara non ha versato per gli anni precedenti. Una bella mazzata sul bilancio comunale. Piaciuto l'indovinello? Non dovrebbe. Se non altro per le vostre tasche: quei soldi, che ora il Comune pagherà al posto della Sporting, sono pur sempre vostri: soldi pubblici. Ma a quanto pare, quello della Eurosporting è un vero e proprio
modus operandi, che si ripete identico in ogni realtà locale. Solo che mentre a Venaria, Alpignano e Novara la società di Alberto Clara è stata
cacciata a calci nel didietro, a San Mauro sta tuttora trattando con il Comune per un'eventuale prosecuzione della gestione. Insomma: cornuti, e pure mazziati.