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SAN GIORGIO. La Piattella di Cortereggio potrebbe andare nello spazio

SAN GIORGIO. La Piattella di Cortereggio potrebbe andare nello spazio

Andrea Zanusso

La Piattella di Cortereggio potrebbe "andare nello spazio". Il tipico fagiolo bianco, riscoperto grazie all'attività di un gruppo di abitanti ed inserito nel circuito Slow Food, è stato infatti selezionato tra i prodotti sui quali verranno eseguite una serie di sperimentazioni, propedeutiche ad un possibile viaggio nello spazio, con la prossima missione “Futura”. Quindi, se selezionato, sarà degustato dagli astronauti in occasione dello Slow Food Day che si terrà verso la fine dell’anno. Un risultato eccezionale nel percorso di rivalutazione e valorizzazione del prodotto. La notizia è stata ufficializzata in occasione della dalla cena organizzata a fine marzo, alla vigilia dell’ottavo Congresso Nazionale, dalla Condotta dell’Orco e dell’Alta Valchiusella a Cortereggio, frazione di San Giorgio e patria della Piattella.

Tema della serata, che ha visto coinvolti Francesca Baldereschi, responsabile dei Presidi Italiani e Davide Ghirardi, neo promosso Presidente di Slow Food Piemonte e Valle d’Aosta, è stato il futuro e la nascita di nuove collaborazioni con enti quali GBC Italia, associazione no profit promotrice del sistema di certificazione indipendente LEED, nonché il consolidamento di progetti già ben avviati che vedono partecipi oltre all’Associazione Piattella Canavesana di Cortereggio, il CSP-innovazione nelle ICT, organismo di ricerca che svolge attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ed il Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino.

In questo contesto si inserisce un'ulteriore novità. L’Associazione Piattella Canavesana di Cortereggio è tra i promotori del nuovo progetto "Slow Beans – comunità leguminosa", primo evento Slow Food a livello nazionale itinerante che vedrà coinvolti i legumi presidi italiani, con manifestazioni all’insegna della salvaguardia delle biodiversità e del diritto al piacere per coinvolgere, condividere e contaminarsi l’un l’altro sulla base di quei valori del Buono, Pulito e Giusto che sono i principi fondanti di Slow Food. "Il nostro territorio - spiega il fiduciario Andrea Zanusso - sarà, in un futuro molto prossimo, una delle sedi di questa nuova sorprendente manifestazione".

   
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