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08 Aprile 2014 - 10:04
E' servito oltre un anno per riuscire a stipulare il contratto per la gestione del Palazzetto dello Sport, tra difficoltà tecniche e liti insorte tra l'Associazione "Il Tricolore nel mondo onlus", aggiudicataria dell'apposito bando di gara risalente al 2012, e la società Lorita, subentrata per l'affitto del ramo d'azienda nella gestione del bar.
Sulla ragione di questi spaventosi ritardi e sulla dubbia procedura utilizzata verteva la complessa interpellanza presentata da Nepote Fus e Leonatti, sebbene le richieste di chiarimenti risalgano già al dicembre 2013, passate sotto silenzio visto che l'Amministrazione Comunale non ha mai fornito risposta. Ma non è tutto. Perchè già nell'agosto di due anni fa il consigliere di minoranza Sergio Bartoli aveva presentato un esposto chiedendo l'annullamento del secondo bando pubblico in quanto in contrasto con il Regolamento Comunale, secondo cui l'assegnazione è da ritenersi valida "anche in presenza di una sola offerta valida", purchè "congrua, conveniente ed idonea". E al primo bando aveva infatti risposto una sola ditta, la "La Cicala". Nel novembre successivo l'affidamento a "Il Tricolore nel mondo" al canone annuo di 13mila euro.
Alcuni mesi fa anche Ivo Chiarabaglio, dall'altro banco dell'opposizione, aveva minacciato di presentare un esposto in Procura, dopo aver più volte sollecitato la visione della documentazione, in particolare il rendiconto delle spese sostenute dal Comune per lavori presso il complesso sportivo. Nepote Fus e Leonatti, nell'interpellanza, hanno giudicato l'ingresso del Lorita "arbitrario ed in contrasto con il capitolato circa il divieto di subaffittare pena la revoca immediata". "Il Tricolore – hanno sottolineato gli interpellanti – si è rifiutato nel 2013 di sottoscrivere il contratto. Il 24 dicembre scorso abbiamo presentato l'interpellanza. In quel momento non era ancora stato pagato nulla. Solo in seguito il Comune ha inviato al Tricolore la diffida a presentarsi pena dichiarare l'inadempienza".
All'accordo si è addivenuti soltanto solo lo scorso 1° marzo, dopo svariate richieste di presentarsi, di pagare e di firmare rivolte dal Comune. La onlus ha deciso di uscire di scena e di cedere l'intero contratto d'appalto al Lorita, che ha già versato una parte degli affitti pregressi, impegnandosi al saldo entro il 7 aprile.
Molte le domande. Vi ha risposto il segretario comunale Luca Bertino, a cui il Sindaco ha chiesto di predisporre una relazione. Per esempio: perchè nel marzo 2013 l'impianto è stato affidato con "motivi d'urgenza" ma già nel gennaio precedente l'Associazione aveva somministrato bevande durante la festa dei coscritti e perchè l'associazione si rifiutava di firmare il contratto? E soprattutto: perchè il Comune non ha richiesto gli interessi moratori? "Nel gennaio – ha risposto il Segretario – il Palazzetto è stato regolarmente affittato. L'aggiudicataria non ha rifiutato ma ha rilevato l'inidoneità dell'impianto elettrico. La procedura è stata regolare perchè il Comune non deve autorizzare l'affitto del ramo d'azienda, che non può definirsi come un subappalto, e non ha mai formulato la messa in mora: rientra nella risoluzione della controversia".
Ed inoltre cosa ha determinato l'impossibilità, per il Comune, di rispondere fino a mercoledì scorso? "Il primo documento – ha risposto il segretario – non era stato qualificato come interpellenza. Lo è stato quello del 19 marzo, per cui i tempi di convocazione sono stati rispettati".
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