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ROMANO. Il Sindaco rifiuta il confronto pubblico con la minoranza

ROMANO. Il Sindaco rifiuta il confronto pubblico con la minoranza

I consiglieri della minoranza "Per un Paese da Vivere" Andrea Peruzzi, Stefano De Bei e Andrea De Stalis. A destra Dario Formento dell'altro gruppo di minoranza

"Non parteciperò: non ho intenzione di sottopormi ad un confronto pubblico con persone che mi hanno sempre insultato". Con queste parole il Sindaco Oscar Ferrero rifiuta la sfida, lanciata dal gruppo "Per un Paese da Vivere", di sostenere un dibattito pubblico pre elettorale. Molti sono i temi caldi alla vigilia del ritorno alle urne che il gruppo, guidato dal candidato Sindaco Stefano De Bei, avrebbe tutta l'intenzione di sbattere in faccia gli avversari ma che, per il momento, rimangono oggetto dei manifesti affissi per il paese e dei giornalini distribuiti alla popolazione.

In particolare, oltre al confronto su questi cinque anni, ci sono alcuni quesiti che "Per un Paese da Vivere" vorrebbe porre e riguardano due delibere ritenute "illegittime". Una riguarda la promessa, un po' berlusconiana, di Ferrero, di restituire la mini-Imu a giugno, quindi qualora la popolazione lo rielegga. Non esiste, però, alcuna variazione a consuntivo 2013 e risulta difficile trovare le risorse in un bilancio previsionale, che non c'è ancora e che, comunque, non sarà semplice da stilare considerato che nel 2014 i comuni faranno già fatica a pareggiare di fronte all'introduzione della Tasi. "Ma perchè l'Amministrazione – domanda "Per un Paese da Vivere" - non ha provveduto da subito a tagliare gli sprechi, invece di alzare l'Imu allo 0,46 l'Imu sulla prima casa? Se si fosse lasciata allo 0,4 non ci sarebbe stato bisogno di rimborsare nulla ed i contribuenti non sarebbero impazziti per compilare F24 e farsi fare conti inutili dal commercialista. La restituzione della mini-Imu è una bella quanto amara bugia".

La seconda promessa riguarda la costruzione di una rotonda una Cascine, un intervento da 363.636mila euro. "E' fumo – commenta De Bei – perchè non esiste un bilancio nè un piano triennale che comprendano quest'opera dal costo comunque elevatissimo. Si spenderebbe molto meno per sistemare tutta la strada. La Giunta uscente vuole mettere le mani avanti sulla futura amministrazione e questo è scorrettissimo".

 
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