Furti sacrileghi nelle chiese e nei cimiteri di Torino e provincia. Tabernacoli e bare violate dai ladri. Strane sparizioni che inducono la diocesi a inviare una circolare a tutti i parroci, perché “le comunità religiose contribuiscano a vigilare”. Un appello che fa tornare l’ombra del satanismo sul capoluogo piemontese, la "città magica" in cui leggende e simboli esoterici si mescolano alla storia dei santi della Chiesa e a luoghi di culto frequentati da pellegrini di tutto il mondo. Un allarme suonato anche a Settimo, dopo il tentato furto dello scorso ottobre presso il duomo di San Pietro in Vincoli. I più attenti ricorderanno la scaltrezza della perpetua che, nell'occasione, riuscì a mettere in fuga i ladri utilizzando il rintocco delle campane come segnale d'allarme. Nella circostanza intervennero vigili e carabinieri, ma dei colpevoli non si seppe più nulla. Poi, in questi giorni, l'episodio è tornato alla ribalta dopo le dichiarazioni dell'arcivescovo di Torino. “Ci sono persone che fanno parte di sette e usano le ostie consacrate per certi riti” ha sottolineato monsignore Cesare Nosiglia. Ma se il colpo in San Pietro si era concluso in un nulla di fatto, negli ultimi mesi sono ben cinque le chiese di Torino e provincia finite nel mirino dei presunti satanisti. L’ultima in ordine di tempo, la scorsa settimana, è stata la Madonna di Pompei di via San Secondo, in piena Crocetta. Qui i ladri hanno sradicato dal muro l’intero tabernacolo della cappella feriale, con tutto il suo contenuto. In precedenza erano invece state ripulite le chiese di Rebaudengo e quelle di Collegno e Grugliasco. “A Torino sembra che siano sempre esistiti gruppi dediti a funzioni strane, bisogna evitare che possano appropriarsi facilmente delle ostie consacrate”, sottolinea ancora monsignor Nosiglia. Che per questo motivo ha scelto di appellarsi a tutta la comunità religiosa. E non esclude neppure l’idea di installare sistemi di videosorveglianza. I furti sono stati commessi proprio in concomitanza con le sparizioni di ossa nei cimiteri, sui quali la procura di Torino ha avviato un’indagine. Nei giorni scorsi, inoltre, si è appreso della profanazione di una tomba anche nel cimitero di Fontanetto Po, in provincia di Vercelli. Qui ignoti hanno violato il loculo di un uomo morto nel 1981 e ne hanno scoperchiato la bara con un’ascia ritrovata tra le tombe. Del caso si occupano i carabinieri e la pista del satanismo non viene esclusa.
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