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SAMONE. Divisi sulla parità uomo-donna nel lavoro"

SAMONE. Divisi sulla parità uomo-donna nel lavoro"

Consiglio diviso sul "Piano delle azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro". Si tratta dello strumento introdotto dalla legge del 10 aprile 1991 e regolato per le pubbliche amministrazioni dal decreto legislativo 198/2006 per stabilire le linee guida da tradurre in azioni concrete "al fine di rimuovere ogni forma di discriminazione e di disparità di trattamento tra uomini e donne garantendo la massima efficacia ed efficienza dell'attività amministrativa".

Il documento, che avrà durata per il triennio 2014-2016, era stato già rinviato una volta su richiesta della consigliera Jelena Folcrova per "ottenere maggiori informazioni". Folcrova non era presente durante la seduta dello scorso 31 gennaio. A tenere banco sono state, però, i cinque emendamenti presentati dalla minoranza.

Due sono stati accolti: abbattere le discrimanti nell'affidamento degli incarichi di responsabilità ed organizzare i percorsi formativi in orari compatibili con quelli delle lavoratrici part-time e coinvolgendo i portatori di handicap. Gli altri tre, respinti, tant'è che alla fine la minoranza ha deciso di votare contro al Piano, riguardavano le proposte di monitatore le attività ed elaborare una relazione entro il 31 dicembre di ogni anno, prevedere agevolazioni per l'utilizzo delle ferie a favore di chi rientra in servizio dopo la maternità e utilizzare tempi più flessibili quali i part-time e riservare alle donne la partecipazione in misura pari a un terzo nelle commissioni esaminatrici dei concorsi e delle selezioni. Per quanto riguarda quest'ultimo punto, relativo al comma 7 dell'articolo 6, è stato invece accolto l'emendamento proposto dal Sindaco, per garantire non un terzo ma la parità con l'aggiunta dell'espressione "salva motivata impossibilità", che ha diviso la minoranza tra i due voti contrari di Nida e Murante e i due astenuti di Marchetto e Sciarappa.

Non sono mancati gli screzi. Secondo Sciarappa "il Consiglio Comunale ha perso un'occasione concreta per aiutare le donne e le mamme dipendenti". Il Sindaco si è difeso sostenendo che alcune proposte "sono già normate" da enti superiori e ricordando che il piano "è solo una dichiarazione d'intenti perchè con la legge vigente non possiamo fare assunzioni è concorsi". l consigliere di maggioranza Piero Colombo ha motivato il suo voto cotrario a tutti e cinque gli emendamenti in modo provocatorio: "mi sto allenando a fare la minoranza!".

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