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TRINO. Accesa discussione sul cambio dei nomi delle piazze

TRINO. Accesa discussione sul cambio dei nomi delle piazze

Daniele Pane sindaco di Trino

La questione del cambio dei nomi delle piazze Banfora e Chauvigny ha provocato una lunga discussione tra il Comitato del Gemellaggio e il sindaco Daniele Pane durante la recente assemblea dei soci. La Giunta non intende recedere dalla decisione presa, mentre di contro il Comitato la boccia con fermezza.

L’argomento è stato introdotto dalla socia Patrizia Massazza: «Credo che l’Amministrazione comunale abbia offeso e non sia stata rispettosa verso il Gemellaggio e le tre città gemelle. Il metodo è stato sgarbato, il Gemellaggio doveva essere il primo ad esserne informato. Quando i comitati verranno in visita come ci si rapporterà con i loro presidenti e il sindaco con i loro sindaci? Al posto del direttivo mi sarei dimessa per smuovere qualcosa». «La nostra posizione è chiara, non capiamo i motivi di questi cambiamenti decisi dalla Giunta comunale» ha sottolineato la presidente Marina Gallarate. «Abbiamo valutato a fondo di dimetterci, ma alla fine abbiamo deciso che non fosse il caso di farlo. Ci siamo sentiti un po’ soli nella nostra posizione contraria». Il tesoriere Ennio Favero ha aggiunto: «Non ci siamo dimessi perché abbiamo tanti progetti a cui teniamo e perché c’era il rischio di far chiudere il Comitato del Gemellaggio dopo tantissimi anni».

«Da parte della mia Giunta non c’è stata la volontà di cancellare qualcosa o offendere qualcuno» ha risposto Pane. «Largo Geisenheim cambierà nome, ci vuole più tempo perché ci sono dei numeri civici e delle attività, così prima ho voluto chiudere la partita sul resto dei cambi di denominazione entro fine 2019 anche su spinta della Prefettura. Abbiamo optato per una sola piazza per tutte le città gemelle perché magari in futuro potrà esserci un’altra città gemellata e la piazza delle scuole rappresenta il senso di comunità. Il monumento a Chauvigny sarà sistemato e Banfora e Geisenheim ne avranno uno ciascuna». Il sindaco ha poi aggiunto: «Abbiamo sempre pensato che si fosse sbagliato ad intitolare la piazza a Banfora perché già da anni c’era la richiesta di intitolarla ai Beati trinesi. Ammetto che in estate avevamo commesso un errore a individuare per Banfora un largo esterno della città. Con la Prefettura abbiamo valutato i passaggi su piazza Ai martiri nei lager ma essa non ha mai parlato della questione sollevata dal Gemellaggio. A parti invertite avrei fatto come loro e non mi sarei dimesso. Tra avere una targa su una piazza e portare avanti tanti progetti, è giusto scegliere la seconda opzione. Quando incontrerò le delegazioni gemelle spiegherò le mie scelte. La delibera sui cambi di denominazione è ancora in corso d’iter autorizzativo della Prefettura, che non avrebbe dato il benestare su quella fatta in estate».

Pronta la replica della Gallarate: «Un Comune che decide di cambiare la toponomastica delle città gemellate non fa un dispiacere al Comitato ma a tutta la città. Noi non siamo mai stati interpellati prima delle due delibere; ci avremmo tenuto perché portiamo avanti le attività di gemellaggio del Comune di Trino. Continueremo a lavorare, ma l’amarezza rimane forte» ha concluso la presidente.

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