Forza Italia riparte dall’Imu. Dall’Imu, dalla mini-Imu, dalla Trise, e chi più tasse ha più tasse metta. Forza Italia, a San Mauro, con la campagna contro l’Imu ci va a nozze. Non foss’altro che perché a San Mauro la mini-Imu è da pagare, complice l’aumento dell’aliquota Imu deciso dall’amministrazione Dallolio nel 2012 (dal 4 per mille di base fu portata al 5 per mille). E allora giù di critiche. “San Mauro è uno dei 2mila comuni in cui la mini-Imu si dovrà pagare – denunciano Rosso, Riccardino, Richetti e Goitre, assieme ad altri soci del circolo sanmaurese – questo è il frutto di un grave errore politico: l’amministrazione, prima di aumentare le tasse, avrebbe dovuto sforzarsi di più per trovare un’alternativa”. Che la posizione dei berluscones sia, fin dal 2006, contraria alla tassa sulla proprietà immobiliare (allora si chiamava Ici), è noto a tutti. “E’ proprio a causa dell’imposizione fiscale che siamo usciti dal governo Letta, anche se in molti non se lo ricordano – spiegano i soci FI -. Anche a San Mauro, noi chiederemo una riduzione del peso fiscale sui proprietari di case”. Unico problema: Forza Italia non è più in consiglio comunale. Per questo, Pietro Riccardino ha richiesto un colloquio al sindaco Dallolio: “Una nostra delegazione (si sa, two is megl’ che one, ndr) si presenterà dal sindaco per parlare dei problemi di Imu, Trise e di altre questioni riguardanti il territorio sanmaurese. La nostra volontà è quella di capire che intenzioni ha l’amministrazione in merito alle politiche sul lavoro, sull’edilizia, sui lavori pubblici e sulle imposte”. “Non ci dimentichiamo che tra gli introiti dell’Imu e quelli derivanti dalle multe scattate dal semaforo di via Casale, l’amminstrazione quest’anno ha incassato un bel gruzzoletto – fa rilevare Roberto Rosso –. Di tutti questi soldi, ne faranno qualcosa? Noi qualche proposta ce l’avremmo…” “Ma noi non siamo a favore dei ricchi, come si sente dire in giro – ci tiene a sottolineare Achille Goitre –. Nella nostra proposta, le abitazioni tipo ville, villette, sono escluse dalla cancellazione dell’Imu. La nostra volontà è solo quella di non penalizzare i proprietari di casa, che poi sono l’80% degli italiani. Così come vogliamo salvaguardare gli imprenditori vessati dalle imposte sui capannoni”.
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