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30 Gennaio 2020 - 11:54
16 mila euro. Questa la cifra impegnata dall’amministrazione per la progettazione del canale scolmatore del Riolasso. I lavori saranno divisi in due lotti e partiranno a breve. La prima progettazione, a dire il vero, era partita nel 2013, ora la nuova amministrazione ha deciso di revocare l’incarico al vecchio professionista per affidarsi ad un altro tecnico. Si parte dall’occupazione e l’espropriazione di alcuni territori, proprio nel punto dove sorgerà lo scolmatore.
Si torna, dunque, a parlare della scolmatore di Riolasso, un progetto vecchio di 19 anni, i primi studi, infatti, risalgono al 2000. In questo caso, però, non si tratta solo di parole ma è tutto scritto nero su bianco all’interno del piano delle opere pubbliche con la costruzione del primo lotto (518 mila euro) e del secondo (618 mila euro) tra il 2020 e il 2022, per una spesa totale che supera il milione di euro. Dopo tante ipotesi, ora, la risoluzione del caso sarebbe ad un passo come racconta il sindaco di Fiorano, Lamberto Marchesin.
Un intervento fondamentale per tutta la zona e che dovrebbe vedere la partecipazione di un’associazione consortile tra i comuni di Ivrea, Banchette, Cascinette di Ivrea, Fiorano, Montalto Dora e Samone. Un’opera, finanziata interamente dalla Regione, da più di un milione di euro. Lavori necessari per limitare il rischio di nuove esondazione da parte dei torrenti presenti in zona. Negli ultimi venti anni, infatti, il fenomeno si è verificato tre volte: nel settembre 1993 e novembre 1994 le acque in eccesso hanno riattivato il ramo ovest della Dora Baltea; nell’ottobre 2000, hanno riattivato anche i rami sud (piana compresa tra Salerano, Samone e Pavone) e sud-est (piana compresa tra Banchette e Ivrea). Il confronto con gli eventi storici, indica che quello dell’ottobre 2000 è il più grave dell’ultimo cinquantennio.
In queste occasioni la rete idrografica minore, essenzialmente costituita dal Rio Rialass, affluente del Rio Ribes, il Riale dell’Acqua Rossa e la rete fognaria comunale non sono riuscite a smaltire efficacemente le loro acque, contribuendo ad ampliare il fenomeno a livello locale e ad aggravare i danni. Il territorio del Comune di Fiorano si sviluppa proprio nel settore laterale destro dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, in parte in ambiente collinare, dove affiora estesamente il substrato roccioso, ed in parte nella pianura alluvionale legata essenzialmente all’azione di erosione e deposito operata dal fiume Dora Baltea. Il corso d’acqua che segna marcatamente il territorio di Fiorano, pur non attraversandolo direttamente, è il proprio fiume Dora Baltea. Esso è infatti alimentato da ghiacciai e presenta un vasto bacino imbrifero con caratteristiche montane. Le portate sono normalmente consistenti con massimi notevoli nei periodi: aprile- giugno e settembre-ottobre. Infatti in questi periodi, alle abbondanti precipitazioni si aggiungono le acque derivanti dallo scioglimento delle nevi. In casi eccezionali, come quelli verificatisi nel corso degli eventi alluvionali del settembre 1993, novembre 1994, e ottobre 2000 le acque di piena hanno invaso la piana superiore producendo danni e disagi agli abitati di Fiorano, Salerano, Banchette, Samone, Loranzè. Nel corso dell’evento del giugno 2002 e del maggio 2008 le acque hanno invaso esclusivamente la piana inferiore arrivando a lambire nel 2008 la base degli argini nel frattempo realizzati a tutela dell’abitato di Fiorano.
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