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24 Ottobre 2019 - 12:04
Da sinistra, Elena Piastra con l’attrice Sara D’Amario
Ll Festival dell’Innovazione e della Scienza ha “fermato” il Tempo e lo ha analizzato in tutte le sue dimensioni. Tempo è un parametro essenziale nella scienza e nelle osservazioni dei fenomeni naturali e di sintesi industriale. L’argomento più trattato nel programma di “Tempo al Tempo” è stato il cambiamento del clima, ma non sono mancati gli appuntamenti musicali, il teatro e i “tempi comici”, con ospiti di rilievo come il disegnatore ed autore televisivo Makkox e gli attori del Terzo Segreto di Satira, un fenomeno che sta ottenendo successi sui social. C’è ancora un appuntamento, un gran finale: giovedì 24 ottobre, alle 18, arriverà l’astronauta Paolo Nespoli per parlare del nostro pianeta visto da lassù. E nessuno può farlo meglio di lui: detiene il record di giorni trascorsi sulla stazione spaziale internazionale ISS, in orbita costante intorno alla Terra.
E’ il Festival dei giovani, un luogo in cui le scuole diventano protagoniste e si mettono a disposizione dei visitatori per illustrare con passione ed entusiasmo i loro progetti e le loro idee sul futuro. In otto giorni di eventi, distribuiti anche in altri Comuni della Città metropolitana di Torino, si sono alternati tanti esperti e si sono messi in gioco per immaginare e descrivere cosa succederà nel nostro futuro. “E’ diventata una bella abitudine - dice la sindaca Elena Piastra - . Anche questa edizione è andata bene: sono transitati in biblioteca più 11mila bambini. Peccato non aver avuto la possibilità di presentare i progetti dei ragazzi in via Italia, per collegare idealmente il centro con la biblioteca. Il prossimo anno ci riproveremo, cercando di ampliare i collegamenti anche al Borgo Nuovo. E poi dobbiamo portare il festival anche a Torino”.
E’ un format accattivante, in cui tanti volontari danno il loro apporto per accompagnare le famiglie, ma soprattutto i bambini e i ragazzi, nelle varie sezioni degli allestimenti. In piazza della Libertà, ad esempio, la “Bolla” ha conquistato le simpatie dei più piccoli, “stregati” dalle tecnologie presentate dal Politecnico di Torino e da musicisti del Conservatorio. Ma si può ancora crescere: il Festival dell’Innovazione e della Scienza si presta a diventare uno strumento divulgativo “via streaming”, in cui le riprese video potranno essere ancora più rifinite nella regia e nella trasmissione “on line”. Il direttore del Festival, Dario Netto, e lo staff organizzativo possono essere soddisfatti: è un evento che alla città di Settimo non costa nulla, almeno in termini di risorse economiche del Comune, ed è uno strumento didattico sempre più apprezzato dalle scuole di tutti i gradi. I costi sono interamente sostenuti dagli sponsor, un elenco di aziende in cui figurano le eccellenze della nostra zona. “Ora stiamo già pensando al prossimo anno - conclude Piastra - abbiamo delle idee, ma dobbiamo confermarle insieme a Fondazione Ecm”. E si riparte.
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