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12 Giugno 2019 - 11:13
Antonio era andato al Lidl di via Milano per comprare qualcosa per la cena. Era venerdì 7 giugno, nel pomeriggio. Una piccola spesa da riportare a casa in sella alla sua bici a tre ruote. All’uscita dal supermercato, però, l’anziano signore, 81 anni, è stato aggredito dall’uomo di colore presente all’esterno della struttura che, solitamente, chiede l’elemosina. “Stavo andando via - racconta Antonio D’Addamio - e lui mi ha chiesto di dargli la mia bici. Gli ho detto di no e senza neanche che me ne accorgessi mi ha dato una bastonata sul collo, non sono riuscito a reagire e sono finito per terra, il suo bastone si è spezzato”. A quel punto, le persone presenti sul posto si precipitano vicino ad Antonio, chiamano i soccorsi e arrivano anche i Carabinieri che raccolgono la versione dei fatti dei presenti e, poco dopo, riescono ad acciuffare anche l’aggressore, che se la stava dando a gambe lungo via Milano. “Mi hanno portato al San Giovanni Bosco - prosegue - e li ho ricevuto tutte le medicazioni del caso, per fortuna non mi sono rotto niente. In ospedale mi hanno detto che se avessi preso la bastonata un po’ più in su non ci sarebbe stato nulla da fare, insomma, invece che parlare con un giornalista qualcuno avrebbe dovuto parlare con un prete”. Dopo l’ospedale, poi, il passaggio dalle forze dell’ordine. “Ho parlato con i carabinieri di San Mauro e ho raccontato quanto successo. Poi, io sono andato a casa e loro hanno portato il mio aggressore nel carcere di Ivrea”.
Un brutto colpo per Antonio che, da qualche tempo, dopo un ictus aveva ripreso ad uscire con la sua bicicletta per piccoli tragitti. La malattia, infatti, gli ha provocato una semiparalisi che coinvolge la parte destra del suo corpo. “Ora non riesco più ad uscire, ho male al braccio, al ginocchio, diventa difficile. Spero che la mia denuncia serva a qualcosa, possa aiutare gli anziani come me a stare attenti, a prestare la massima attenzione specialmente quando girano da soli”. Per Antonio, però, non è la prima volta, già in passato, infatti, era stato vittima di atti simili da parte del solito mendicante.
“Una volta mi aveva rubato una bici, poi l’aveva rubata anche a mia figlia ma, tutte e due le volte, gli zingari che c’erano qui dietro (nella struttura del Dado, ndr) mi avevano aiutato a recuperarla, loro erano bravi, mi fermavo spesso a parlare con loro”. Il dubbio di Antonio e della moglie, però, resta e al momento non apre avere risposta: “Ma come è possibile - si chiedono i due - che una persona straniera o italiana che sia, possa stare fuori da un negozio a chiedere l’elemosina senza che nessuno gli dica niente? Non si può fare quacosa?”.
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