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Capozzielli: "la minoranza dica le cose come stanno"

Capozzielli: "la minoranza dica le cose come stanno"

Gianluca Capozzielli

Colpa della minoranza se a Favria il clima di tensione legato alla crisi sta assumendo pieghe inaspettate. Lo sostiene la Giunta offesa da iniziative come il recente volantinaggio in piazza del gruppo "Vivere Favria". Severo, soprattutto, il giovane  Assessore al Bilancio Gianluca Capozzielli.

"Stiamo facendo moltissimo per il welfare – sottolinea -. Piuttosto che costruire strade preferiamo aiutare chi è in difficoltà. Ma la minoranza dice solo quello che le fa più comodo. Asserisce che abbiamo le tasse più alte del Canavese ma dimentica di dire che ci sono paesi limitrofi in cui l'aliquota dello 0,8 per cento dell'addizionale Irpef viene applicata a tutti indistintamente, a chi ha un reddito elevato come a chi ha perso il lavoro mentre noi, a Favria, abbiamo rimodulato le aliquote in base alle fasce di reddito, con sette scaglioni che vanno dallo 0,45 allo 0,8 per cento e l'esenzione per chi è sotto i 5mila euro. Contesta l'Imu sulle seconde case al 9,5 per mille ma senza considerare che a Favria si trovano soprattutto abitazioni principali. Critica l'assegnazione della casa di riposo a privati per trent'anni ma dimentica di dire che porterà nelle casse del Comune due milioni di euro. Ritiene 'dovuto' il rimborso del 6 per cento sulla tassa rifiuti agli utenti che hanno pagato entro i termini ma non dice che Favria è il solo Comune ad averci pensato e forse il 6 per cento, di fronte a tutti i disservizi causati da Asa, è anche poco, ma trovare 50mila euro a fine bilancio non è stato semplice. E' chiaro che se vogliamo mantenere il welfare dobbiamo anche mantenere un certo tipo di collaborazione ma diventa anche difficile: con questi atteggiamenti rischiamo di tornare indietro di dieci anni".

Capozzielli calca ancora la mano. "Facile – rimprovera - votare quello che fa comodo ma amministrare significa assumersi delle responsabilità. Mi riferisco, per esempio, all'atteggiamento della minoranza sulla Tares. Abbiamo lavorato quattro mesi con il consigliere Bellone e in Consiglio il suo gruppo ha espresso tre voti diversi sullo stesso argomento: contro il Piano Finanziario, astenuto sulla determinazione delle tariffe ma a favore del Regolamento. Ci vorrebbe anche un minimo di coerenza".

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