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STRAMBINO. Tubercolosi: è psicosi in paese e salta la festa di Halloween

STRAMBINO. Tubercolosi: è psicosi in paese  e salta la festa di Halloween

Foto d'archivio

Un’insegnante contaminata, una bambina da giorni ricoverata al Regina Margherita, quasi tutti gli alunni di una classe positivi alla tubercolina.

Questi gli ultimi dati relativi alla tubercolosi in paese e in molti si domandano come faccia la scuola ad essere ancora aperta.

“Non ho alcuna competenza per decidere di chiuderla - risponde tranchant il sindaco Sonia Cambursano -. L’unica autorità che può richiedere al sindaco la chiusura del plesso scolastico è l’Asl ed io sono fiduciosa circa il suo operato e su come stia lavorando per contenere il contagio”.

Quello che i genitori lamentano è la quasi totale mancanza di informazioni. Una carenza che lascia troppo spazio alle voci e ai sentito dire. In questo modo è dilagata una vera e proprio psicosi. In molti han paura di portare a scuola i figli e c’è anche chi sta pensando al trasferimento in un altro plesso scolastico. Proprio per cercare di argianre la psicosi, l’Asl ha organizzato un incontro plenario, aperto a tutti, per discutere dell’allarme tubercolosi. “Comprendo questi genitori perché non stiamo parlando di pidocchi, ma di una malattia che, per quanto gestibile e gestita nella nostra società, fa ancora paura. Ma bisogna fidarsi dell’operato dell’Asl. So dell’incontro solo perché è stata fatta al Comune richiesta di utilizzo del salone Polivalente. Sarà sicuramente un incontro molto partecipato”.

Ancora non è stata fissata la data. Si sa solo che si terrà la prossima settimana, tra lunedì 5 e venerdì 9 novembre.

Intanto, però, è stata annullata la festa di Halloween che avrebbe dovuto tenersi mercoledì sera al Polifunzionale. “Tra tutte le assurdità sentire in questi giorni - commenta il sindaco Cambursano - questa mi sembra proprio una scelta di buon senso. Evitare di concentrare tanti bambini in un unico ambiente, mi sembra saggio”.

La tubercolosi, infatti, è una malattia trasmissibile per via aerea. Basta uno starnuto. Un po’ come per il raffreddore.

Quello scoppiato in questi giorni è il secondo episodio di contagio da tubercolosi verificatosi a Strambino negli ultimi tempi.

Un primo caso, infatti, si era verificato a giugno, pochi giorni prima della fine dell’anno scolastico.

A settembre  l’allarme sembrava rientrato, poi, pochi giorni fa, si è diffusa la notizia di un’insegnante della primaria contagiata, di un’alunna di quella stessa classe ricoverata per tubercolosi al Regina Margherita. Il primo passo è stato quello di sottoporre l’intero plesso scolastico, compre le scuole medie, al test della tubercolina. Una ventina sono risultati positivi e sono quasi tutti concentrati nella classe dell’insegnante contagiata e della bambina ricoverata.

Sembrerebbe trattarsi di un ceppo ben più contagioso di quello di giugno. All’epoca, infatti, nemmeno i genitori del bambino contagiato erano risultati posivi alla tubercolina.

La positività non significa aver contratto la malattia, ma essere entrati a contatto con il bacillo. Un primo segnale che, però, va monitorato

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