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06 Ottobre 2018 - 18:46
Accolta in municipio è stata una giornata speciale quella che hanno vissuto gli amministratori comunali di Locana, che hanno fatto da “Ciceroni” alla visita
È stata una visitatrice importante quella che Locana ha accolto lunedì 10 settembre: nientemeno che un Premio Nobel! In paese è infatti arrivata Jody Williams, Nobel per la Pace 1997.
Cos’è venuta a fare a Locana? A vedere il paese dei suoi bisnonni, nati in due diverse frazioni: lui, Francesco Bertolino, ad Apiatur; lei, Marianna Tomasi Cont, a Montigli. Emigrarono in America quando la nonna di Jody, di nome Anna, aveva appena un anno e mezzo. Il Premio Nobel ha voluto conoscere i luoghi dei suoi avi e, insieme alle due sorelle, si è recata a Locana, dove ad attenderle c’erano i cugini Franco Contratto, Anna ed Alma Tomasi e Giampiero Bertolino. Naturalmente l’amministrazione comunale l’ha accolta con tutti gli onori: nel pomeriggio, dopo un giro nel centro storico, il sindaco Giovanni Bruno Mattiet e l’assessore alla Cultura Silvana Cavoretto l’hanno ricevuta in sala consiliare per porgerle il benvenuto e per presentarle il Comune di Locana. Ha anche fatto visita agli ospiti della Casa di Riposo IPAB Vernetti per poi recarsi a Montigli, dove sorge la casa natale della nonna.
Una permanenza breve la sua ma che dovrebbe avere un seguito: l’illustre visitatrice ha infatti promesso di ritornare per approfondire la conoscenza del paese e per visitare il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Jody Williams è nata nel 1950 nel piccolo stato del Vermont, si è laureata presso la Johns Hopkins University di Baltimora, insegna all’Università di Houston ed è da lungo tempo impegnata nella promozione attiva della pace. Negli Anni Ottanta operò all’interno di un movimento che organizzava l’invio di aiuti sanitari nello stato centramericano di El Salvador, dilaniato da una sanguinosa guerra civile. All’inizio degli Anni Novanta, insieme ad un’organizzazione non governativa, avviò una Campagna Internazionale contro le Mine, rivolta in particolare alla rimozione delle mini anti-uomo, che portò nel 1997 alla firma del Trattato di Oslo, sottoscritto da 89 nazioni. E’ questo impegno che le è valso il Nobel. L’anno successivo venne nominata ambasciatrice nella Campagna Internazionale contro le Mine e dal 2007 è presidente della “Nobel Women’s Initiative”, un’associazione di cui fanno parte altre donne insignite del Premio, tra cui la più nota è Rigoberta Menchu. Nel 2012 quest’associazione ha avviato una Campagna Internazionale contro lo stupro e la violenza di genere nei conflitti. Nel 2004 la Williams venne inserita dalla rivista “Forbes” nella classifica delle 100 donne più potenti del mondo.
Per lei la pace non è solo assenza di guerra ma affermazione dell’uguaglianza, della giustizia e della sicurezza sociale. Lo ha ribadito anche a Locana, nel corso dell’incontro con gli amministratori: “Non si tratta di un’utopia ma di una responsabilità che deve essere sviluppata giorno per giorno”.
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