Cerca

FRONT. Casa accoglienza ragazzi disabili, brusca frenata negli ultimi giorni

FRONT. Casa accoglienza ragazzi disabili,  brusca frenata negli ultimi giorni

Sembrava potessero esserci i presupposti per partire con il progetto, invece s’è rivelata solo una brusca frenata.

Nulla di fatto alla riunione tra AslTo4, Amministrazione comunale e Ipab Destefanis in merito al futuro dell’ex casa del custode. L’obiettivo di Giovanni Falletti, presidente dell’istituto, è destinare i locali a una nuova casa per ragazzi disabili che sorgerebbe proprio di fianco all’ipab.

Eppure, come spiega il sindaco Andrea Perino, bisognerà aspettare ancora, sicuramente almeno fino al 2018.

I fondi ci sono, dalla Regione Piemonte sono stati destinati circa 6 milioni di euro per il “Dopo di noi” - sottolinea -. Di questi, però, il 58% vanno agli adeguamenti di case già esistenti legate più che altre ai privati, mentre il 42%, cioè 2 milioni e 700mila euro, è indirizzato per tipologie come la nostra”. Insomma, volendo i soldi ci sarebbero anche… “Certo - prosegue il primo cittadino - il problema è che la Regione finora ha normato solo i bandi dei privati per accedere ai finanziamenti, mentre per quanto riguarda il pubblico ancora non c’è nulla. Dobbiamo aspettare che la Regione dia delle normative in tal senso per poter capire se un progetto come il nostro può rientrare nelle possibilità di finanziamento. È un rallentamento, ma purtroppo non possiamo farci nulla”. 

Il progetto

La nostra è una proposta sperimentale - aveva anticipato Falletti -. Vogliamo dare la possibilità ai genitori anziani e non più autosufficienti di passare gli ultimi anni in famiglia, vista la vicinanza della struttura di accoglienza per i figli disabili”.

Un progetto che come detto si rifà alla legge del “Dopo di noi”, che ha previsto l’erogazione sul territorio nazionale di 81milioni di euro per il 2016 e altri 40 per il 2017. “Questa legge - aveva sottolineato il presidente dell’Ipab - è nata proprio con l’obiettivo di dare sicurezza ai genitori che i figli diversamente abili saranno protetti e accuditi anche dopo la loro morte”. Insomma un vero e proprio servizio assistenziale integrato.

Per “riconvertire” l’ex casa del custode servirebbero circa 100mila euro. Ma il nuovo progetto porterebbe da un lato un incremento dei ricavi dell’istituto, visto il maggior numero di ospiti, dall’altro un miglioramento dell’aspetto sociale sul territorio. 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori