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14 Novembre 2017 - 08:55
Il grande carnevale di Ivrea
Mercoledì 8 novembre 2017 la Camera de Deputati ha approvato il ddl “Disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia” ossia il Codice dello Spettacolo.
La nuova legge attesta che il Carnevale di Ivrea è patrimonio culturale e che quindi, come tale, può attingere ai contributi del Mibact, attraverso il FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo dal vivo). Un importante obiettivo raggiunto che finalmente riconosce il valore anche economico di una tradizione nobile. Grazie a questa riforma, il sostegno statale allo spettacolo dal vivo si estenderà anche alla musica popolare contemporanea, ai carnevali storici e alle rievocazioni storiche e verrà riconosciuto il valore di diverse forme di spettacolo, tra cui le pratiche artistiche amatoriali, le espressioni artistiche della canzone popolare d’autore, il teatro di figura, gli artisti di strada.
“È la certificazione del valore culturale che ha il Carnevale italiano” – ha detto il senatore Marcucc, presidente della commissione cultura di Palazzo Madama, intervenendo ad un incontro in Senato con i rappresentanti di 24 Carnevali d’Italia, alla presenza delle senatrici Rosa Maria Di Giorgi, vicepresidente del Senato, e Manuela Granaiola.
L’incontro dal titolo “Carnevali storici. Energie per il futuro” si è svolto il 7 novembre, in Senato. A nome dei Carnevali italiani sono intervenuti Maria Lina Marcucci e Piero Rosa Salva rispettivamente presidente e vicepresidente di Carnevalia, l’associazione nata con l’intento di realizzare una rete di collaborazioni tra gli organizzatori dei Carnevali italiani per tutelarne e salvaguardarne il patrimonio culturale attraverso un tavolo permanente di confronto teso a sostenere lo sviluppo e una maggiore promozione all’estero degli eventi carnevaleschi italiani.
Oggi l’Associazione Carnevalia ha tra gli associati i Carnevali di Viareggio, Carnevale di Venezia, Carnevale di Putignano, Carnevale di Santhia, Carnevale di Foiano Della Chiana, Carnevale di Ivrea, di San Giovanni Valdarno, Carnevale di Manfredonia, Carnevale di Acireale, Carnevale di Sciacca, Carnevale di Fano, Carnevale di Striano, Carnevale di Borgosesia, Carnevale di Avola, Carnevale Canturino, Carnevale di Gambettola, Carnevale di Villa Literno, Carnevale di Castelnuovo di Sotto, Cento, Carnevale di Mister Bianco, Carnevale di Chivasso, Carnevale di Torino, Carnevale San Giovanni in Persiceto.
Per la vicepresidente del Senato Di Giorgi “finalmente i Carnevali italiani sono un bene culturale che trasmettono valori importanti anche nel senso di integrazione e lotta al disagio sociale. Il Carnevale ha in sostanza una utilità sociale”.
“Il Carnevale – ha aggiunto la senatrice Manuela Granaiola – non è uno scherzo, ma un insieme di arte, cultura, musica, danza, spettacolo, ingegno, creatività. In tutti i Carnevali italiani ci sono tutte le arti ed è di fondamentale importanza perché è una risorsa turistica ed economica”.
“Siamo davvero contenti e soddisfatti del traguardo raggiunto - commenta il Presidente dello Storico Carnevale di Ivrea, Alberto Alma - Finalmente il valore storico e culturale dei Carnevali nell’ambito della tradizione italiana è stato ufficialmente riconosciuto. Viene dunque oggi sancita non solo l’importanza di queste manifestazioni in termini di significati, valori e tradizioni che custodiscono e tramandano di anno in anno, ma anche in termini di indotto sotto forma di maggiore attrattività e competitività turistiche verso il territorio”.
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