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"ll Sindaco non dice la verità" e Bot minaccia querela

"ll Sindaco non dice la verità" e Bot minaccia querela

Diciamo che non era una bugia ma una... piccola omissione. Il Sindaco Pierluigi Bot Sartor, durante il Consiglio Comunale del 14 novembre, aveva trascurato di informare i presenti circa la sentenza pronunciata dalla Corte d'Appello inerente la causa tra il Comune e l'agricoltore Detragiache per la contesa della proprietà del terreno, vicino al casello autostradale, su cui è collocata l'antenna Wind che, per tale disponibilità, paga come affittuaria un canone annuo che fa certo gola ad entrambi. Ebbene: la Corte d'Appello ha condannato il Comune al pagamento delle spese legali e ha dato ragione al privato, condizionatamente al pagamento di 6500 euro per la prelazione entro tre mesi dal passaggio in giudicato della sentenza.

Un'omissione che ha servito la polemica su un piatto d'argento a Paolo Puppato, capogruppo della minoranza. E' stato lui a sollevare l'argomento domandando a Bot se "fosse cambiato qualcosa" e di fronte alla risposta negativa non ha fatto sconti. "Il Sindaco – ha "sentenziato" Puppato - non dice il vero". Discussione morta e sepolta? Macchè! Bot ci è tornato su nella seduta del 29 novembre. All'ordine del giorno il riconoscimento del debito fuori bilancio relativo ai 7mila euro di spese legali per la condanna. L'Amministrazione non si dà per vinta. Bot ha infatti annunciato il ricorso al terzo grado di giudizio. Novità che modifica ulteriormente la situazione perchè, in tal caso, la Wind continuerebbe a pagare il canone al Comune anche dopo il 2013, fino alla sentenza della Cassazione.

"Ho sopportato per cinque anni e mezzo di tutto, la vostra arroganza, insulti, sperando che si trovasse il modo di, non dico collaborare, ma almeno lavorare insieme – si è sfogato Bot Sartor -. All'inizio ci sono stato anche abbastanza male per non riuscire ad instaurare un rapporto. Ritengo le parole usate da Puppato nei miei confronti offensive e mi riservo di valutare con uno studio legale la possibilità di ricorrere".

La minaccia di intraprendere un'azione legale non ha messo alcuna paura però a Puppato. Che invece ha ribadito. "Torno a dire, come ho fatto nel Consiglio del 14 novembre – ha detto Puppato e lo ha fatto scrivere agli atti – che a domanda rivolta sul bilancio, per sapere se fossero rimasta invariata o meno la stiuazione degli affitti, il Sindaco rispondeva che no, non era cambiato niente. A quel punto avevo risposto, e lo ribadisco, che non ha detto la verità perchè c'è una sentenza che ha riconosciuto il Comune colpevole e da questo momento l'implicito passaggio di proprietà permette alla controparte di ricevere il canone. E' chiaro che il canone andrà a chi, nel caso di ricorso, sarà riconosciuto proprietario dalla Cassazione".

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