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31 Ottobre 2017 - 11:49
Le compensazioni per i lavori della ferrovia dell’Alta Velocità, previsti per realizzare il nodo di Settimo, sono sparite. Nel primo progetto, la città di Settimo era il punto in cui la tratta sotterranea riemergeva in superficie in via Monviso, nel quartiere Borgo Nuovo, lacerando un quartiere già molto provato dagli interventi su autostrade e ferrovie.
Fin dall’inizio dei lavori, la città aveva formulato alcune richieste all’Osservatorio, presentando alcune istanze per compensare la criticità del nodo. Le richieste erano il quadruplicamento e l’interramento della linea verso Torino, la realizzazione di una nuova stazione intermedia tra l’attuale stazione di Settimo e Basse di Stura, e infine la riduzione dei treni merci sulla linea storica per avere un maggior numero di tratte per i passeggeri.
Nell’ultimo documento prodotto dall’Osservatorio, pur confermando la consistenza critica del nodo di Settimo, non vi è traccia di nessuna delle richieste effettuate dalla città. Anzi, pare che ci sia un aumento del traffico merci in entrata sulla linea storica che passa a Settimo, con una probabile contrazione del traffico passeggeri. A parte i soliti quattro alberelli che non si negano a nessuno, non sono previste compensazioni ma addirittura l’opera potrebbe portare a una diminuzione dei collegamenti passeggeri. Tutto questo in un territorio che ha già dovuto accettare anni di cantiere per l’alta velocità Torino-Milano.
Di fronte a questo tipo di considerazioni da parte dell’Osservatorio tecnico dell’alta capacità, il sindaco Fabrizio Puppo è deluso “Valuteremo quanto ancora abbia senso rimanere nell’Osservatorio – ha detto - . visto che le nostre istanze non vengono prese in considerazione”.
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