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20 Ottobre 2017 - 10:32
Su changer.org, in pochi giorni, han raccolto qualcosa come più di 400 adesioni. Si aggiungono - e non sono poche - le decine di firme tirate su al mercato. Un miracolo! Un evento eccezionale, che può capitare, quando si ha tra le mani l’argomento giusto e si utilizzano i “giusti” canali, come solo potrebbe esserlo una piattaforma on-line, specializzata in petizioni, divenuta famosa nel 2011 per essere riuscita a mettere insieme milioni e milioni di sostenitori pronti a chiedere al governo cinese il rilascio dell’artista Ai Weiwei.
Eccoli lì. Sono di nuovo loro. Sono quelli di Articolo Uno. Dopo essersi occupati di Bancomat al Borgo Nuovo e di profughi, han deciso di puntare tutto sull’eliminazione dei pedaggi alle barriere di Settimo (Falchera e Torino Aosta).
Sabato scorso, al mercato, di buon’ora, sono arrivati con il banchetto e, proprio come si faceva una volta (bei tempi, sigh!) si sono messi a volantinare e a far proseliti. Aldo Corgiat, Sergio Bisacca, Enrico Siniscalchi, Matteo Cantamessa. C’erano tutti ed erano in tanti.
La verità? La verità è che da altri parti, in Italia, il partito di Bersani e di D’Alema è stato ribattezzato del “tre percento”, ma qui a Settimo, questi uomini, in continuità con quel che erano e sono stati fino a qualche tempo fa nel Pd, vogliono continuare a tenere in mano il boccino e le proveranno tutte per non farlo cadere. Perciò hanno bisogno di visibilità e, c’è da giurarci, se l’andranno a cercare da qui alle prossime elezioni, lavorando per argomenti, pancia a terra ad ogni occasione. Sono in grado di farlo e lo faranno.
“Chiediamo alla Città Metropolitana e alla Regione - scrivono e quasi urlano - di porre fine a questa ingiustificata penalizzazione dei cittadini settimesi....”.
E poi, puntando il dito indice diritto sul sindaco Fabrizio Puppo. “Gli chiediamo di farsi parte attiva affinchè il nuovo bando di concessione per la Tangenziale di Torino preveda l’eliminazione delle barriere di Falchera e Torino Aosta...”.
La sacrosanta domanda, che un po’ tutti si fanno, è, insomma, perchè mai nella prima cintura di Torino, i settimesi siano rimasti tra i pochi a pagare il pedaggio.
Già? Perchè!
“Non hanno il metrò - aggiungono quelli di Articolo Uno - il territorio è tagliato da ben tre linee ferroviarie di attraversamento, i trasporti pubblici sono carenti e inadeguati. Poter usare liberamente e senza pedaggi la tangenziale, oltre che risparmio economico, significa anche minor inquinamento e decongestionamento del traffico urbano. E’ ora di dire basta e di chiedere a chi ha la responsabilità un cambiamento profondo...”
E se è evidente che su un argomento come questo, che va ad incidere anche sulle tasche dei cittadini, sarebbe quasi impossibile non trovare il consenso dei cittadini, in città c’è chi qualche paletto ce lo vuole mettere.
“Cerchiamo solo di non illudere i cittadini - marca stretto il grillino Massimo Del Vago - E’ evidente che siam tutti d’accordo a non pagare, bisognerebbe capire però perchè si fece una barriera a pagamento. Perchè mai se si esce in corso Giulio non si paga e a Settimo, invece si... Aggiungo che, se dovessero decidere di eliminare i pedaggi, beh allora mi chiederei perchè ce l’han fatto pagare per tutto questo tempo. Mi verrebbe da dire che prima qualcuno si è arricchito alle nostre spalle o che si è sperperato del denaro da qualche parte. Credo che la politica debba fare un pochino più attenzione a quel che chiede e a quel che promette. E’ troppo facile puntare alla pancia del cittadino...”.
A bollare la petizione come strumentale, inutile, eccessiva, a tratti noiosa è, invece, Caterina Greco, esponente “fassiniana”, cioè renziana del Pd
“Quelli di Articolo Uno sono arrivati tardi e lo stanno facendo in maniera strumentale - ammicca - Il Pd è da più di un anno che lavora su questo. Trovo poi singolare che si faccia una petizione e poi si chieda al sindaco di occuparsene. O lo si coinvolge subito, come si è fatto per il ponte di Castiglione, o non lo si coinvolge per niente. Insomma, se sei forza di maggioranza non fai la petizione. Chiedi al sindaco di occuparsi di una cosa e basta. Peraltro parliamo di un sindaco di un Comune che in Città Metropolitana ha un certo ruolo e lì siede un capogruppo (Vincenzo Barrea ndr) sponsorizzato anche e soprattutto da Settimo Torinese che dovrebbe essere elemento traianante su alcuni temi. C’è qualcosa che non torna, che non funziona. Che senso ha che un sindaco si faccia superare da una forza politica di maggioranza che è minoranza?”
Morale?
“A mio avviso - sottolinea Greco - si sta facendo un danno a Fabrizio Puppo. E’ lui che ci fa una pessima figura se non si arriva da nessuna parte. I cittadini vogliono concretezza non solo cose di facciata. Su questo argomento, trovo, invece, molto interessante l’odg del Pd in Regione, ma lì c’è una visione. Si parte da un presupposto (l’aumento del numero delle macchine) e si arriva a chiedere, in vista del rinnovo delle concessioni, tangenziali libere, parcheggi e stazioni di assestamento e di interscambio. Diciamo che è una visione più ampia...”.
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