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19 Ottobre 2017 - 11:34
Silvia Cossu (M5S), al centro
Tre interrogazioni: la sicurezza in viale Europa, la mancanza di trasparenza, l’adesione o meno al bando regionale per i contributi ai comuni proprietari di beni confiscati alla criminalità organizzata. Una mozione: dare vita ad una serie di azioni per promuovere la pratica del vuoto a rendere.
Si tratta di tutta la documentazione protocollata dalla consigliera del Movimento 5 Stelle, Silvia Cossu, nei giorni scorsi, in vista della convocazione della prossima seduta del parlamentino leinicese.
“Speriamo, questa volta, in risposte esaustive - commenta la pentastellata -. A seguito di una segnalazione fatta da una cittadina leinicese e dopo un sopralluogo fatto di conseguenza, porteremo all’attenzione di questa amministrazione le problematiche di circolazione e sicurezza di viale Europa, direzione Lombardore”. Il tratto presenta criticità su attraversamenti pedonali con fossati da entrambi i lati. “In altre vie riscontriamo le stesse problematiche e chiederemo interventi per ripristinare la sicurezza dei nostri concittadini - aggiunge Cossu -. Presenteremo anche una mozione che tocca un tema molto sentito dal M5S, l’ambiente. È stata approvata una legge per promuovere il vuoto a rendere, per la salvaguardia del territorio,e delle sue risorse. Chiederemo che, i commercianti che aderiranno in maniera volontaria a questa sperimentazione di un anno, venga applicato uno sconto sulla tariffa rifiuti. Si tratta di un altro passo avanti verso il riuso nell’ottica di un mondo con sempre meno rifiuti”.
Un’altra interrogazione porterà in consiglio comunale il tema del bando regionale che assegna contributi per il recupero dei beni confiscati alle mafie. “Chiederemo - anticipa - se si era a conoscenza del bando e se ci sia l’intenzione di parteciparvi considerato che il nostro comune possiede diversi beni confiscati”. Una domanda a cui, in realtà, viene già data risposta sulle pagine di questo giornale. L’amministrazione, infatti, prenderà parte al bando, ma il progetto da presentare è ancora in fase di definizione.
Si parlerà poi di trasparenza e degli obblighi di legge derivanti dall’Art.14 D.lgs 33/213, che impone a tutti gli amministratori pubblici, annualmente, la pubblicazione dei propri redditi e dei conviventi. “A distanza di oltre tre anni dall’insediamento - conclude Cossu - la maggioranza di consiglieri e assessori non adempie all’obbligo e sembra sorda ai vari richiami del Segretario Generale. La trasparenza, enunciata ad ogni piè sospinto e riportata nei programmi elettorali, non può essere uno slogan ma un impegno, ribadito dall’Autorità nazionale anticorruzione e dalle leggi vigenti.
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