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SETTIMO. Borgo Nuovo senza banche, le proteste

Sarà anche un “Borgo Nuovo”, ma da qualche tempo sembra di essere ripiombati nel passato più profondo. La misura del tempo che sembra scorrere all’incontrario l’hanno data gli Istituti di credito. Prima ha chiuso lo sportello di Intesa Sanpaolo, adesso pure Unicredit.

Insomma, da queste parti non c’è più una filiale, neanche a cercarla con il lanternino. Ma non è l’unica zona alleggerita di un servizio fondamentale, almeno di questi tempi, come il bancomat: anche all’ex villaggio Fiat, in via Asti, è sparito il bancomat. Chi vuol prelevare denaro contante fuori orario, quindi sabato, domenica o di sera, deve andare alla filiale di via Italia oppure presso altri sportelli e spendere 1 euro di commissione.

Va bene la crisi. Va bene che i soldi non ci sono più. Va bene che anche gli Istituti Bancari si stanno ridimensionando. Va bene anche che i Pos sono obbligatori per i commercianti, ma il denaro contante è ancora essenziale. E’ necessario. Una città che vuole essere costruita intorno ai servizi al cittadino,  non può certo far finta di non sapere che migliaia di abitanti, per un semplice prelievo, sono oggi costretti a recarsi in centro. Una disagio non certo di poco conto.

A lamentarsi sono in tanti e parte di questi lamenti sono stati raccolti nei giorni scorsi dai tre consiglieri comunali di Articolo Uno, Enrico Siniscalchi, Antonino Carbone e Ilaria Romaniello. Vogliono chiedere al Sindaco, sempre che non lo abbia già fatto, di prendere in esame la possibilità di incontrare tutti i direttori delle filiali bancarie presenti sul territorio e valutare insieme a loro la possibilità di colmare lo squilibrio che esiste fra i quartieri, per costituire un vero rilancio anche a partire dall’attenzione verso questi piccoli ma non marginali servizi alla popolazione. “Il quartiere “Borgo Nuovo” - dicono i tre - costituisce una importante parte della popolazione della Città ed è spesso al centro del dibattito politico quado si trattano temi quali sviluppo, trasporti e crescita..”.

E poi, diciamocelo francamente, una banca al Borgo Nuovo è fondamentale perchè proprio qui, in via Fantina, c’è un grosso mercato settimanale. Senza contare i negozi lungo via Leinì e via Fantina, in cui il sistema di pagamento più diffuso, lungi dall’essere la carta di credito o la carta Bancomat, che generano costi per il commerciante o aumenti di prezzi per il consumatore, è ancora il contante.

E non dimentichiamoci degli anziani, poco avezzi all’uso della tecnologia. “Al contrario di quanto in tanti han sempre detto - sottolinenano gli esponenti di Articolo Uno - noi crediamo che tutto questo sia sintomo di un declino del Borgo Nuovo a cui l’Amministrazione deve dare precise risposte...”.

Peraltro il Gruppo Consiliare Articolo Uno - MDP avrebbe già avanzato nuove proposte partendo in primis dalla variante generale di Piano Regolatore attualmente in discussione.

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