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02 Settembre 2017 - 10:37
Ad inizio anno, una banda di teppisti - e, aggiungiamo noi, anche qualche automobilista arrabbiato per la loro presenza a bordo strada - aveva spaccato, schiacciato e addirittura divelto i “paletti bianchi” catarinfrangenti in via Stefanat.
Paletti messi da Palazzo Civico per separare la carreggiata dalla porzione di strada ad uso di pedoni e biciclette.
Ma via Stefanat, e non lo si scopre di certo oggi, è una arteria molto piccola, dove il doppio senso di circolazione è un vero azzardo senza separazioni. Ancora di più con gli stessi paletti.
Da settimane, però, in più punti sono stati letteralmente tolti dai tecnici di Vera Servizi, che sono così venuti incontro alle istanze di Virginio Ghione e della sua “Arteria della Vena…ria”, comitato che da anni si batte per la sicurezza di questa via.
“Ancora oggi non sappiamo chi sia stato a vandalizzarli, dopo che per anni avevamo pregato il Comune di posizionarli per cercare di ridurre a 30 km orari la velocità di percorrenza della stessa via Stefanat - spiega Ghione -. Ed era anche un buon deterrente per evitare che i mezzi pesanti passassero dalla via per accorciare i tempi di innesto sulla Direttissima o sulla circonvallazione “Borgaro-Venaria”. Ora, però, siamo senza questi paletti in alcune porzioni di strada, senza sapere se mai verranno ripristinati, con la speranza che questa volta vengano posizionati di un materiale molto più resistente, come dei pali in ferro con catene, già presenti in altre cittadine”.
Al momento Palazzo Civico non ha preso una decisione in merito, aspettando la fine del periodo estivo per decidere il da farsi. “Ma qualcosa deve essere fatto - conclude Ghione - perché ci sentivamo molto più sicuri con i paletti quando decidevamo di fare una passeggiata o un giro in bicicletta. Adesso siamo davvero in balia delle macchine e dei mezzi pesanti”.
Claudio Martinelli
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