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25 Luglio 2017 - 15:15
area di discarica
C’è Nova Coop che entro i prossimi tre anni vorrebbe costuire un centro commerciale da 14 milioni di euro su un’area di 4 mila metri quadrati di cui 2.500 dedicati alla vendita proprio davanti alla stazione, nell’ex Casa Molinario che, fino a qualche tempo fa ospitava il centro prelievi e il centro prenotazioni unico dell’Asl To4.
E c’è l’Amministrazione comunale che vorrebbe proporre loro di costruire il tutto in un’area situata nei pressi del carcere, ritenuta dal piano regolatore urbanisticamente compatibile con la richiesta in esame.
“E’ una questione tecnica – ci aveva detto l’assessore Giovanna Codato – La legge regionale consente l’apertura o l’ampliamento di un’attività commerciale ma solo se non esistono terreni idonei da un’altra parte...”.
Tutto bene non fosse che il terreno di cui parla l’assessore è una discarica a cielo aperto. Una discarica? Proprio così...!
Se ne è accorto il consigliere comunale Alberto Tognoli.
“Quell’area - ci dice - è stata fino a poco tempo fa una discarica di 2^ categoria che racchiude nel suo sottosuolo materiali altamente inquinanti come le scorie d’altoforno ed altri scarti di lavorazione....”
Le domande sorgono spontaneamente come i tartufi ad Alba.
Come è stato possibile rendere edificabile una superficie con queste caratteristiche?
E ancora... Quale azienda sarebbe così sprovveduta da sedersi sopra una vera e propria bomba ecologica? Insomma c’è qualcosa che non va.
“Ma la parte sconcertante non finisce qui - commenta ancora Tognoli - Pare infatti che in occasione della Variante parziale del 2012 non siano state aggiornate le tavole di Piano Regolatore e che questa trasformazione da discarica ad area compatibile con un intervento edificatorio non sia affatto così chiara....”
Insomma, se tanto ci dà tanto, il “No” a costruire a Casa Molinario darebbe a Nova Coop una lunga serie di motivi per denunciare l’Amministrazione e chiedere i danni.
“Diciamoci la verità - insiste Tognoli - Il No dell’Amministrazione a un centro commerciale esclusivamente alimentare al posto del vecchio Poliambulatorio, sembra un cavillo burocratico...”
Tognoli lo dice adesso e lo ha detto pure nel corso di una recente Commissione Consigliare “Assetto del Territorio” a valle di una approfondita riflessione e verifica delle possibili strade legittimamente percorribili per non buttare nel cestino un investimento di queste dimensioni.
“Sembrava essersi aperto qualche spiraglio possibilista - polemizza - Poi, come sempre, è calato il silenzio. Non sarebbe neppure la prima volta che si perde un’occasione. Anni fa ad un analogo intervento richiesto dalla Esselunga fu risposto brutalmente picche...”
E dire che Nova Coop, con la costruzione dell’Ipercoop, sarebbe disponibile ad acquistare il parcheggio dell’Olivetti Multiservices mettendolo a disposizione del pubblico. Con l’ipermercato arriverebbero poi anche prati, aiuole, alberi e una rotonda tra via Di Vittorio e corso Nigra.
“Secondo me – marca stretto il consigliere comunale d’opposisione – rinunciare all’Ipercoop significa rinunciare anche a degli interventi urbanistici magari concordati…”.
A meno che....? A meno che l’Amministrazione comunale abbia deciso di non stringere ulteriori rapporti con Nova Coop, cioè la società che nel 2016 insieme ad Aeg Coop ha dato alla luce una nuova società con sede a Ivrea (Nova Aeg) dove sono stati conferiti tutti i grandi clienti di Aeg per circa 300 milioni di euro.
“La minoranza - passa e chiude Tognoli - ha dimostrato di voler affrontare questa vicenda senza alcun pregiudizio concentrandosi sui necessari ammortizzatori sociali per non creare sconquassi alle attività alimentari in zona.E’ vero! Avremmo potuto speculare sui proponenti che sono quegli stessi che hanno tolto le castagne dal fuoco alla AEG dopo il pesante ammanco dei 38 milioni, ma non lo abbiamo fatto...”.
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