Gli uffici comunali di via Piave? Non sono a norma. Pieni di amianto. Questo almeno dicevano i risultati delle analisi condotte dalle Università di Torino nel 2015. E da allora ci si trascina avanti tra l’esigenza di bonifica (una parte di lavori ha riguardato il pavimento dell’ufficio istruzione, due anni fa) oppure l’alternativa di spostare tutto.
E mentre il tempo passa i problemi si sommano e si aggiungono gli uni sugli altri, con la Bertolè, di recente la chiusura del nido Olivetti, la piscina, la D’Azeglio, in generale tutto, o quasi, il patrimonio comunale.
Su via Piave però, oggi se ne aggiunge un’altra ed è la relazione del Responsabile della sicurezza della Fondazione Guelpa (Rspp), che ha sede al primo piano. Ha messo nero su bianco che i locali sono pericolosi e inagibili. I problemi maggiori riguarderebbero l’impianto elettrico.
La relazione è stata consegnata il 13 marzo scorso e l’altro giovedì il consiglio di amministrazione si è riunito in via straordinaria per prendere una decisione.
“Ho immediatamente fatto richiesta di interromperne l’utilizzo spoastndo il personale in un luogo che avesse tutte le certificazioni - commenta il giovane consigliere di amministrazione di Guelpa Marco Liore - Per alcuni sorvolare sul fatto che il luogo di lavoro espone i lavoratori ad un rischio elevato significa “assumersi una responsabilità “, per me è solo un grave atto dì irresponsabilità, verso se stessi ma soprattutto verso i lavoratori...”.
Non è stato ascoltato. Tanto per cambiare. Per il presidente Daniele Jalla si resta dov’è. Senza se senza ma. La messa a norma? Compito del Comune e buona notte al secchio.
In via Piave, per conto della Fondazione Guelpa, ci lavorano il segretario generale e la segretaria amministrativa. Ci sono però anche un mucchio di uffici comunali: l’economato, l’anagrafe, tanto per citarne un paio.
La questione potrebbe dunque presto arrivare sul tavolo del consiglio comunale.
“Mi preoccupa lo stato dell’arte degli uffici comunali in generale - commenta il consigliere Tommaso Gilardini - Abbiamo parlato molte volte in consiglio di come si dovrebbe amministrare la città ma dalle vicende amianto del passato alle ultime comincio a pensare che si stiano sottovalutando determinate problematiche. Mi prenderò l’impegno di verificare con i dipendenti e con la struttura quale sia la situazione. Se la sede della Guelpa fosse inagibile, mi stupirebbe il mancato intervento. Se ci sono delle regole da rispettare il pubblico deve dare il buon esempio”.
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