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15 Marzo 2017 - 10:45
Nell'ambito del tema "Donne e Arte" il Soroptimist International Club di Ivrea e Canavese ha dedicato una serata all'Arte Contemporanea. L'incontro si è tenutosi alla Trattoria Moderna "Il Simposio" di Banchette, mercoledì 8 febbraio scorso.
Relatori ospiti "una coppia d'arte" Francesca Pregnolato Rotta Loria, antropologa e suo marito, il Maestro dell'arte contemporanea e co-fondatore tra il 1969 e 1976 dell'"Operativo Ti.Zero" di Torino, Centro Sperimentale di Ricerca Estetica, esponente storico dell'Arte programmata e del Cinetismo.
E' stata una conversazione amichevole sugli enigmi dell'arte contemporanea intitolata "E i quadri dove sono?"
Il titolo ironico e simpaticamente provocatorio è la domanda che molte persone si pongono davanti a un’opera d’ arte contemporanea. Francesca, esperta anche di comunicazione visiva, apre la serata sottolineando che affrontare un discorso sull’arte contemporanea, con le relative difficoltà di comprensione, non è semplice. Non solo le persone “digiune" di arte, ma anche frequentatori abituali di mostre e gallerie, spesso rimangono spiazzati di fronte a un quadro non figurativo, di cui non riescono a “trovare il senso”. Ma la domanda è: perché bisogna trovare un senso? Ci sono quadri che non vogliono dire nulla al di fuori del quadro stesso: la sua costruzione interna, piani, ombre, luci, organizzazione dei materiali usati, moduli ripetuti e variati, tasselli posti uno accanto all’altro con un ordine preciso, con procedure metodiche particolari…..l’opera va capita nella sua genesi e nel suo divenire come un fatto in sé, senza rimandi a significati esterni.
Questo concetto lo spiega bene il Maestro Claudio Rotta Loria, illustrando un suo quadro giocato su moduli di carta piegata e sui colori bianco e arancio, opera che è appesa ad una parete della sala della Trattoria Moderna "Il Simposio": “ogni volta che spiego un quadro le persone lo capiscono” dice. Ed è vero. Dopo l'illustrazione che ha fatto, tutti i presenti hanno capito la sua opera!
Francesca riprende il discorso dicendo che "anche Munch era spiazzante ai suoi tempi. E ora tutti lo capiamo: ha stilemi da fumetto. L’occhio vede solo quello che riconosce; dobbiamo prepararci a ricevere concettualmente quello che vediamo”. Dopo le Accademie, da fine Ottocento l’arte è cambiata: con l’Impressionismo, poi il Fauvismo, l’Espressionismo, il Dadaismo, il Futurismo, il Surrealismo ecc…le Avanguardie si sono succedute velocemente e ognuna ha scandalizzato i benpensanti. Ogni nuovo gruppo, ogni nuova Secessione costituiva una ribellione all’arte della borghesia ricca e all’imborghesimento dell’Avanguardia precedente….Dopo l’ultima guerra altre avanguardie cercano di fare dell’arte un fenomeno di socializzazione contro l’arte elitaria. Nuovi movimenti negli anni ’50, ’60, ’70 del Novecento cercano di scomporre la visione tradizionale con prospettive non canoniche, modi diversi di percepire e rappresentare lo spazio, esplorando il modo di vedere di altri mondi e altre culture. Le leggi della visione sono mutevoli ed è su questo che gli artisti fanno le loro ricerche".
Ancora Francesca: "Oggi, con il cinetismo e l’arte programmata, di cui Claudio è un esponente di spicco, non si cerca più l’emozione nell’arte, ma la sensazione. E’ difficile da capire anche per molti fruitori abituali del fatto artistico. Occorre insistere e attivarsi per entrare in quest’ottica. Oggi molti artisti portano avanti una ricerca individuale o di gruppo. E' importante seguire il singolo artista o il gruppo nella loro evoluzione per capirne il linguaggio. L’invito è a frequentare le gallerie, approcciarsi in tutti i modi all’arte contemporanea; non mancano i sussidi. Meno male che la gente frequenta gli spazi espositivi anche se non capisce tutto: l’importante è essere esposto al rapporto con l’arte contemporanea”.
Molto interessante per noi il discorso che riguarda Ivrea, dove Giorgio Griffa, pittore analitico, oggi molto noto a livello mondiale, fece un’installazione negli anni ’60, mentre Bruno Munari iniziava qui le sue ricerche sul cinetismo. Nacque, quindi, in Piemonte il cosiddetto Cinetismo Sub-Cisalpino. La stessa Francesca Pregnolato Rotta Loria lavorò qui con Adriano Olivetti. A Ivrea nel 2007 si tenne una grande mostra negli spazi dell'Officina H intitolata "Il Cinetismo Sub- Cisalpino, Arte Programmata ieri e oggi", realizzata dall'INAC Istituto Nazionale d'Arte Contemporanea. L'esposizione ha saputo evidenziare, all'interno di un movimento internazionale, il valore degli artisti dell'area piemontese, fra cui ritroviamo il Maestro Claudio Rotta Loria. Ancora una volta il nostro territorio, ospitando la prestigiosa mostra sul Cinetismo, si è dimostrato particolarmente sensibile e attento all'arte contemporanea.
La serata, resa particolarmente interessante e apprezzata dall'esposizione di Francesca e Claudio Rotta Loria, contribuirà sicuramente ad avvicinare all'arte contemporanea le amiche e ospiti del Soroptimist Club di Ivrea e Canavese. .
Ines Bisi
Presidente Soroptimist International
Club Ivrea e Canavese
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