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15 Marzo 2017 - 10:44
Lavori in corso (foto d'archivio)
“L’asilo nido Olivetti chiude...”. La notizia è arrivata così. Come un fulmine a ciel sereno sulla testa di 101 famiglie, tanti sono i bambini che lo frequentano.
Chiude i battenti e per i prossimi tre anni sarà sottoposto a un lungo, lunghissimo lavoro di ristrutturazione.
E nel frattempo?
In verità non si sa bene cosa fare, nè che pesci pigliare. Le strutture “temporanee” non sono ancora state individuare ma ci saranno entro settembre. Di più non si può dire... Salvo che di locali di proprietà comunali idonei non ce ne sono e quindi si dovrà giocoforza affittarli dai privati, in accordo con l’Asl.
“Negli ultimi anni - spiega l’Amministrazione in un comunicato - l’edificio aveva manifestato diverse criticità che ci hanno indotto ad intervenire per porre rimedio alle singole problematiche e a commissionare, a settembre 2015, uno studio di fattibilità che individuasse gli interventi necessari, tenuto conto anche delle tecniche costruttive utilizzate all’epoca della realizzazione dell’edificio, per un complessivo restauro conservativo dell’edificio....”.
Morale: dalle analisi svolte per lo studio di fattibilità, che sarà terminato tra qualche settimana, si è solo capito che la situazione è critica e non più procrastinabile.
“L’Amministrazione - aggiungono da Palazzo - sta esaminando diverse alternative con l’intento di offrire una valida soluzione a tutte le famiglie garantendone la continuità e gli elevati livelli di qualità che lo caratterizzano....”
Martedì scorso c’è già stato un primo incontro per tranquillizzare le famiglie.
“Continueremo - ha promesso il sindaco Carlo Della Pepa - a dare un servizio con le educatrici di riferimento che hanno avuto i bambini fin dall’inserimento. Ci rendiamo conto del possibile disagio per le famiglie legato al cambiamento del luogo, ma sarà mantenuta la qualità dal punto di vista educativo del servizio, per raggiungere, entro settembre, l’obiettivo di avere una struttura adeguata nella quale saranno ospitati i bambini”.
Insomma: poche idee e pure un tantino confuse. Quello che si se e che l’Amministrazione Comunale aveva messo a bilancio circa 1,6 milioni di euro per la risistemazione, ma sono troppo pochi e ce ne vorranno, secondo un calcolo a spanne, come si è soliti fare da queste parti, almeno il doppio.
E si passa alle proccupazioni. Quelle dei genitori che non sanno dove finiranno i propri figli e se il servizio mensa sarà garantito. E quelle della politica non così convinta che sia questa l’unica strada percorribile.
«Abbiamo preferito informare i genitori con largo anticipo, pur non avendo ancora una soluzione pronta - ha ammesso senza tanti giri di parole l’assessore Augusto Vino - Ci preccuperemo di tutto e garantisco che ci sarà pure il centro estivo.
Ricapitolando e concludendo. Nei prossimi giorni arriverà lo studio di fattibilità. Poi si stanzieranno i soldi che occorrono. Poi si bandirà un concorso per la progettazione e, infine, si appalteranno i lavori.
Lavori complessi e complicati, di messa a norma e conservativi, del tetto dei muri e dei lastroni di pietra esterni, tutti da concordare con la Soprintendenza, non foss’altro che l’edificio è sottoposto a tutela architettonica ed è pure inserito nell’elenco di quelli facenti parte della candidatura a Patrimonio dell’Unesco.
Pogettato dagli architetti Luigi Figini e Gino Pollini, inaugurato nel 1941, l’asilo nido Olivetti ha subito nel corso dei decenni svariati interventi. Il più grosso nel 2011 con l’allarme amianto.
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