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IVREA. Il ponte passerella compie tre anni o più di 100?

Tanti, tantissimi auguri alla passerella ciclopedonale  sulla Dora Baltea che collega  P.zza Rondolino e l’area ex-Montefibre. IMG_1931 IMG_1932Inaugurata il 12 ottobre del 2013, incredibile,  ma vero, ha compiuto appena tre anni e sembra che ne porti sul groppone almeno un centinaio. E infatti, solo lo scorso anno, si era provveduto a sostituire 180 tavole svergolate e marce da aggiungere alle altre cinquanta sostituite l’anno prima. Di questo vogliono parlare i consiglieri comunali Alberto Tognoli e Francesco Comotto al prossimo consiglio comunale. Altro che sentire la “rava e la fava” di un sindaco che prima si dimette poi non si dimette, poi si dimette, tenendo sotto scacco tutta la città. “Quel ponte - dicono - ci è costato l’occhio della testa. Per l’esattezza più di tre milioni di euro...”. “E - aggiunge Tognoli - Basta affacciarsi dalla finestra per capire in che stato si trova...”. E fin qui son fatti più o meno noti a tutti. Quel che non si sapeva (e che i due hanno prontamente ricordato al sindaco) è che il   23 ottobre  scadevano i termini per poter chiedere alla ditta costruttrice di sistemare le cose che non vanno, magari prendendo appunti con un bel sopralluogo di tutta la commissione consigliare. L’avran fatto? Li avranno presi questi appunti? Chi lo può sapere? Diciamo che intorno al ponte passerella, la polemica non è di oggi e non inizia qui. E c’è l’impalcato sconnesso e scivoloso pericolosissimo per gli utenti. C’è l’utilizzazione di legno di larice al posto dell’iroko che, come per magia, passa da uno spessore di 6,6 centimetri a soli 3 centimetri fissato su una lamiera preverniciata. Poi c’è che nel progetto iniziale c’era pure una collinetta con tanto di torre per l’osservazione degli uccelli, sostituita in corso d’opera da “quattro” piante e “due” aiuole che non sarebbe neanche il male peggiore se non si sapesse che proprio le altre opere erano state determinanti per vincere la gara d’appalto . Infine, perchè non poteva mica finire qui, c’è pure l’ascensore perennemente inutilizzabile con tanto di impianto di video sorveglianza (60.000 euro) aggiunti al costo iniziale del progetto (tanto paga Pantalone) sebbene l’opera non rientrasse tra le migliorie proposte dall’Ati (Associazione temporanea di imprese) che ha vinto l’appalto e che  - toh guarda - è riconducibile ai proprietari dell’area ex Montefibre, cioè quella in cui sorge il nuovo tribunale, il poliambulatorio eccettera, eccetera.. E’ normale che l’Amministrazione comunale abbia pagato interamente un’opera che è a tutto vantaggio  di un privato e che in più gli abbia addirittura dato dei soldi per costruirla? Insomma,  ci sono troppe coincidenze e molti particolari che non si capiscono in quest’opera fiore all’occhiello della giunta Della Pepa. “La Passerella - ci spiega Tognoli - è stata inaugurata in tutta fretta il 10 ottobre del 2013, senza lo straccio di un Certificato di Collaudo Statico, che è stato invece depositato in Comune solamente il 29 novembre di quell’anno. Ancor peggio il  Certificato di Collaudo Amministrativo che ha visto la luce un anno e dieci giorni dopo la gioiosa inaugurazione, il 23 ottobre del 2014. E poi c’è l’ascensore,  inutilizzabile fin dal giorno dell’inaugurazione. A dicembre l’ufficio tecnico aveva sentenziato che sarebbe entrato in funzione entro fine gennaio 2014 e che il Collaudo Tecnico Amministrativo non sarebbe andato oltre la primavera del 2014, dopo il completamento del verde. Abbiamo visto com’è andata a finire...”.
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